"MONZA": FIGLI DI UN COMANDO MINORE

Monza -

L’8 aprile 2010, abbiamo incontrato il Prefetto di Monza Dott. Saccone insieme al Direttore Regionale Ing. Monaco.

L’incontro, è stato fortemente voluto da questa sigla sindacale per discutere della classificazione del futuro Comando, nonché del progetto di ristrutturazione della sede attuale, con la conseguente collocazione provvisoria del personale durante i lavori.

Ebbene, dopo tre anni di contestazione sulla prevista classificazione del futuro Comando ( S1 ), ritenendola non idonea ad una provincia con quasi 900.000 abitanti, ed una intensa attività produttiva, nulla è cambiato; l’unica risposta che il Prefetto ha fornito è che per ora non ci sono soldi per le assunzioni, a giugno verrà decretato il Comando e quindi bisognerà partire con gli organici attuali (testuali parole), puntualizzando inoltre che sulla provincia vi sono anche dei distaccamenti Volontari.

Le uniche parole di conforto sono arrivate dal Direttore Regionale che ha affermato di avere scritto alla Direzione Centrale, sostenendo l’inadeguatezza dell’attuale classificazione e che, tra l’altro, porta in carico un bagaglio di 680.000 pratiche di prevenzione incendio.

Riguardo alla componente Volontaria il Direttore ha fatto al Prefetto una corretta panoramica, sottolineando che non avendo obblighi di presenza in sede, questa componente può avere tempi di allertamento notevoli.

Sul progetto di ristrutturazione, abbiamo denunciato tutte le perplessità del caso.

Di fatto, l’amministrazione ci ha proposto un progetto preliminare che non prevede soluzioni a tutte le carenze da noi denunciate, con la costruzione della nuova palazzina destinata alla parte amministrativa, (vedi magazzini – camerate idonee – officina attrezzata per la manutenzione degli automezzi – etc. etc.).

Quanto alla collocazione del personale durante i lavori, l’amministrazione brancola nel buio e nel tentativo di dare risposte decenti, ha proposto soluzioni a dir poco scandalose, come la collocazione nei 2 appartamenti adiacenti al Distaccamento atti ad ospitare 2 famiglie, mentre noi dovremmo starci in più di 80 persone….qualcosa ci sfugge…

Quindi ci siamo lasciati con l’accordo di rivederci il prossimo 26 aprile.

In quella data porteremo un documento sindacale dove ribadiremo una classificazione idonea della Provincia di Monza e chiederemo una sistemazione dignitosa e funzionale per i lavoratori che dovranno subire per un tempo non definito notevoli disagi.