Mobilità vigili: ancora transumanza

Nazionale -

Lavoratori,

riportiamo quanto emerso nella riunione sulla mobilità vigili tenutasi il 7 u.s.

Saranno 1900 circa i trasferimenti conseguenti alle 3055 richieste pervenute; di queste, circa 40 sono relative alla L. 104 e al Dl 267; 66 agli specialisti, 9 le richieste di revoca. Un quadro reale è previsto per il 17 prossimo e tra questa data ed il 21 i neo-vigili potranno avanzare le proprie scelte. In seguito, quindi sotto le feste, verrà emanata la relativa circolare di assegnazione e nei primi dell’anno si dovrà raggiungere la sede assegnata (previo avallo politico del Dipartimento).

Tra maggio e giugno dovrebbe essere effettuata la mobilità dei vigili anziani, in coincidenza con la “maturità” dei vigili non più allievi del 71° corso che sceglieranno la sede tra febbraio e marzo; molto probabilmente, come accadeva un tempo, avverrà un momento di sovrapposizione tra entranti ed uscenti nei Comandi.

L’amministrazione, ma non da sola, parla di sovraorganico dei vigili di 3000 unità. Questa affermazione ideologica (siamo troppi) nasconde il reale sott’organicocomplessivo. In verità esiste un forte squilibrio tra qualifiche determinato dalla mancanza di passaggi di qualifica, cioè, vigili con più di 21 anni di servizio e carenza di qualificati. Sono tutti regali del D.L.vo 217, figlio a sua volta del progetto di riduzione degli organici, smascherato e contrastato da questa O.S.; negli ultimi anni siamo diminuiti.

Sempre rimanendo in tema di regali, come non citare la situazione degli specialisti, fermi al palo tranne dove necessita all’amministrazione, che grazie a questa loro peculiarità, anziché benefici ricevono solo vessazioni. Demotivazioni prodotte strategicamente dal progetto.

Tra l’altro l’assenza di una reale dotazione organica (che si differisce dalla ex pianta organica in quanto comprimibile nei numeri anziché in espansione) contribuisce non poco all’arbitrarietà, cioè, stante una carenza organica generalizzata è fin troppo facile per l’amministrazione perseguire i propri fini attraverso localizzati incrementi di personale che vengono salutati positivamente spesso anche da alcune OO.SS. le quali proiettate nel localismo perdono di vista la situazione generale. Un esempio: mancano i qualificati per fare gli istruttori, dopo aver ottenuto la possibilità di far svolgere tale mansione ai vigili coordinatori ecco che alle SCA arriva il tanto atteso organico. E allora champagne! La casa risorge! Ma la città muore.

C’è solo un modo per evitare l’eterna transumanza, unità e compattezza nella lotta all’insegna di semplici rivendicazioni dalle parte dei lavoratori:

contro la carenza di organico assumere i precari ora!

Contro la transumanza tutti a casa!