MOBILITA' PROVINCIALE AL COMANDO DI ROMA: A CHE PUNTO SIAMO?

Roma -

Lavoratori,
Il giorno 14/11/2017 si è tenuto il tanto atteso incontro tra amministrazione e OO.SS. sulla mobilità provinciale del comando Roma. Sul tavolo abbiamo portato la nostra contrarietà alla eccessiva distanza temporale che ogni volta separa la mobilità nazionale da quella provinciale; tempi talmente lunghi che ogni volta costringono i lavoratori ad assegnazioni temporanee o spostamenti repentini di sede e/o di turno che, spesso, rischiano persino di inficiare la programmazione delle ferie estive o di quelle per le festività.
Vista la vastità delle possibili destinazioni territoriali, abbiamo chiesto che in fase di domanda di mobilità si possano indicare almeno 5 scelte di sede, in modo da per poter dare al personale un più ampio ventaglio di opzioni, riducendo così il numero di chi non sarà possibile accontentare.
Abbiamo ribadito per l’ennesima volta che il personale beneficiario di leggi speciali deve essere assegnato in extra organico, così come prevede l’accordo nazionale del 19/04/2016 sottoscritto da tutte le OO.SS. e dall’amministrazione centrale, perché a nostro avviso i diritti non devono essere mai in competizione tra loro: “al diritto dell’anziano non si può anteporre quello di chi beneficia di una legge speciale e viceversa!”. Proprio per questo motivo abbiamo chiesto il ricalcolo dei posti disponibili nelle singole sedi, sottraendo quelli già assegnati alle leggi speciali (in quanto da ritenersi in extra organico), per poi metterli a disposizione di chi aspira ad essere assegnato a quel luogo di lavoro.
Inoltre abbiamo chiesto l’applicazione di un codice etico nel quale si valutino le incompatibilità tra alcuni uffici “strategici” del comando e la figura del dirigente/quadro sindacale, in quanto riteniamo che, diversamente, questo possa comportare un indebito vantaggio a talune OO.SS., potendo generare il sospetto che alcune scelte possano essere manovrabili, per il semplice fatto che il dirigente/quadro lavori in un determinato ufficio.
Sulla sala operativa siamo dell’avviso di dover cominciare a ragionare sull’idoneità dei locali ad essa destinati, anche alla luce dell’indispensabile potenziamento organico al quale dovrà seguire una adeguamento tecnologico ed ergonomico, nonché una revisione dell’organizzazione del lavoro.
Per ridurre il turnover nella sala operativa abbiamo chiesto il riconoscimento di un’incentivazione economica, così come avviene per Fiumicino. Infine ci siamo dichiarati contrari all’integrazione coatta nel dispositivo di soccorso dei CR in 12/36, fatta salva la volontarietà degli stessi.
In attesa di ricevere la nuova informativa sulla mobilità provinciale contenente le nostre osservazioni, come USB continueremo a vigilare perché gli accordi locali su questo argomento siano sempre migliorativi di quelli sottoscritti a livello nazionale, e mai peggiorativi!