Ministro dell'Interno: invertiamo la tendenza militaristica
Dopo i processi di militarizzazione cui sono stati sottoposti in questi anni di governo del centro destra i vigili del fuoco del paese si aspettano
Non ci può essere continuità con il passato, noi pensiamo che non si possa procedere ancora su questa strada, assoggettando in altre parole il corpo nazionale a regole gerarchiche sotto il “dominio” dei prefetti, poiché la storia e la cultura del corpo sono da sempre legate al servizio sociale rivolto al paese.
Stiamo parlando di una struttura nata per un servizio di soccorso tecnico urgente e di protezione civile, in un paese da sempre dilaniato dalle micro e macro catastrofi. Noi rigettiamo le nuove attribuzioni di ordine pubblico al Corpo, costretti a sfilate e marce mai vissute in passato. Manifestazioni che rappresentano una distorta realtà del corpo nazionale sofferente di innumerevoli problematiche, come ad esempio la carenza di organico di circa 15.000 unità .
Ci aspettiamo dal ministro Amanto un’immediata consultazione dei rappresentati dei lavoratori per capire da dove cominciare a smontare il castello militaresco costruito da “galloni” e “signor Si” . Questa nuova impostazione organizzativa non trova riscontro e non si riconosce in una struttura che, da sempre nel paese si è contraddistinta per le sue attività sociali in tema di soccorso alla popolazione e per le attività di protezione civile.
Ci auguriamo che i rappresentanti dei lavoratori siano ascoltati al più presto, prima che, l’organo tecnico operativo sul territorio in materia di soccorso, sia nuovamente fagocitato dalle lobby, da sempre esistenti nel ministero dell’interno.