Militarizzazione del Corpo Nazionale? NO GRAZIE!

Nazionale -

Lavoratori,

negli ultimi mesi stiamo assistendo ad un sempre crescente tentativo di militarizzazione del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco. Come se non bastassero le proposte di inserirci nel cosiddetto “Comparto Sicurezza” (per poi magari trovarci a dover contenere qualche protesta tipo quella dei NO TAV in Val di Susa), adesso qualche nostro dirigente ha avuto la brillante idea di creare una nuova leva di giovani pompieri che possano risollevare le sorti della nostra categoria.

E così a partire dal 70° corso AVP gli allievi vigili del fuoco si sono trovati fin da subito a dover stare sull'attenti la mattina, mentre fior fiore di dirigenti ed istruttori controllavano loro la perfezione della divisa o della propria immagine, mentre l'inno di Mameli veniva “sparato” a volumi patriottici e molti cantavano col cuore rotto dall'emozione.

Gli stessi allievi nell'arco della giornata si trovavano obbligati a seguire le regole ferree dettate dall'Amministrazione e dovevano sorbirsi i controlli a sorpresa nelle loro camere, il sequestro di beni personali e non ultime le marce e marcette sotto il sole cocente.

Ed è questa l'atmosfera che si respira anche adesso nelle Gloriose Scuole Centrali Antincendio dove il 71° corso è stato fin da subito invitato a non sgarrare neanche per idea, perché altrimenti i provvedimenti presi nei confronti dei loro predecessori (come far imbiancare dietro ricatto, a loro spese e nel loro tempo libero, interi corridoi delle palazzine pur senza sapere chi fossero i reali responsabili dei cosiddetti “danni”) sarebbero stati noccioline al confronto di quelli che avrebbero dovuto subire loro.

Ma il 70° corso è arrivato a destinazione, e nessuno si è chiesto quale innovazione ed incredibili frutti abbia prodotto la nuova formazione propinata ai neo-assunti!?!

Prima di tutto l'imbarazzo degli stessi dirigenti che nel primo giorno nelle sedi di servizio, dei nuovi Vigili, si sono trovati una schiera di soldatini pronti ad alzarsi ad ogni uscita ed entrata, del Comandante dall'aula dove si svolgeva il classico briefing del primo giorno di lavoro.

Dopo questo brillante inizio tutti hanno potuto constatare la buona volontà e la passione che anima la maggior parte dei nuovi assunti ma l’incredibile carenza di formazione operativa data loro durante il corso a Capannelle, alla quale dovranno sopperire con una loro precedente formazione esterna oppure imparando dai vigili anziani e dai capisquadra, il che non guasta affatto ma allora a cosa sono serviti sei mesi a Roma!?!

Il tutto, mentre i nostri Dirigenti si alienano sempre più dalle dinamiche e dalla vita quotidiana del personale operativo e del Soccorso, mentre vengono sperperate risorse pubbliche per commesse ed appalti che spesso e volentieri risultano inutili e controproducenti (vedi acquisti di mezzi e attrezzature fatti senza consultare nessuno e che poi risultano non essere adatti al soccorso, oppure autovetture acquistate per rinnovare il parco macchine dei vertici o, infine, Caserme in costruzione da anni con le vecchie sedi fatiscenti e ormai praticamente inutilizzabili.).

Allora colleghi di cos'è che abbiamo davvero bisogno???

Non certo di perdere tempo, risorse ed energie nel tentativo di militarizzare i Vigili del Fuoco ma semmai dobbiamo lottare affinché il Corpo Nazionale torni ad essere uno stimolo ed un orgoglio per tutti noi, all'interno del quale vigili anziani e neo assunti possano essere pervasi dallo stesso animo e dall'entusiasmo che molti di noi hanno conosciuto e che adesso sembra svanire sempre di più col passare del tempo.