Milano: sfratto di via Cermenate

Una disgrazia che ci deve far riflettere

 

 

 

Milano -

 

 

Colleghi, abbiamo aspettato sino ad ora per esprimere queste considerazioni sulla tragedia di via Cermenate perché volevamo verificare le informazioni in nostro possesso. Ora, a bocce ferme, ci sembra di poter dire quanto segue:

Chi ha operato in interventi del genere ben conosce in quale diavolo di ginepraio ci si trovi durante il succedersi, frenetico, degli eventi. Quindi massima solidarietà alla famiglia del vicequestore deceduto, al nostro collega ferito, a quelli interessati dalla esplosione ed al Comandante D’ambrosio che spesso è in prima fila con noi.

E proprio per cercare di ridurre i rischi in futuri interventi similari urge che ci si attivi al più presto con nuove procedure che circoscrivano il più possibile quella terra di nessuno, quel labile confine rappresentato dalle diverse competenze degli operatori, di differenti istituzioni, presenti sullo scenario.

Guarda caso, proprio pochi mesi orsono, il nostro sindacato ha chiesto al Prefetto di Milano l’impegno per una più chiara differenzazione tra compiti che riguardano l’ordine pubblico quali gli sfratti, manifestazioni politiche etc. e i compiti del soccorso tecnico urgente che ci competono, al fine di evitare equivoci ed incomprensioni.

Ora, deve essere evidente che di fronte a persone armate siano gli operatori della Pubblica Sicurezza a dover intervenire: perché ne hanno la necessaria esperienza, perché sono armati, perché….. è il loro lavoro.

Noi tutti sappiamo che la polizia ha uomini e mezzi per questi compiti ed una nostra eventuale sovrapposizione non fa altro che complicare le cose a nostro discapito. Questo dovrebbe essere chiaro a noi tutti!

Allo stesso modo pensiamo che un eventuale confluenza nel fantomatico Comparto Sicurezza (sicurezza di chi?) insieme a Polizia, Carabinieri etc. etc. non farebbe che aumentare la già presente confusione su cosa fare e chi lo deve fare. Come abbiamo visto prima, tutto ciò andrebbe a sfavore nostro, data l’evidenza di mille motivi che ci porterebbero a rimanere, ancora una volta, l’anello debole della catena.

Ci sfugge, infatti, il misterioso motivo per cui ora che siamo rimasti soli in un comparto, avendo quindi la possibilità di fare richieste specifiche solo per noi, dovremmo buttarci insieme a Polizia e Carabinieri. Giova ricordare che anche qui saremmo l’assoluta minoranza, come lo eravamo nel Comparto Aziende dove abbiamo subito la concorrenza di postini, tabaccai e chi più ne ha più ne metta, con le conseguenze che solo persone in malafede o disinformate non vogliono considerare.

Meditate, colleghi, meditate…..