Milano: continua la vertenza sugli automezzi
Automezzi vecchi? marci? che perdono pezzi per strada? Colpa dei Lavoratori ! (e ti pareva...)
Lavoratori,
abbiamo ricevuto la risposta dal comando per quanto successo all’AS dei colleghi di p.le Cuoco che, lo ricordiamo, poco dopo la revisione, causa ossidazione, subiva il distacco del fondo di un vano di caricamento.
Ebbene, sinteticamente, le risposte del comando sono state:
1° - non avendo (secondo il comando) ottemperato alle fasi di sorveglianza (quotidiana) e controllo (semestrale) del mezzo, il personale VVF è responsabile di quanto successo!…
2° - visto che il fondo di un vano di caricamento si è staccato al rientro e non durante un intervento, si possono escludere problemi di sicurezza “ per gli operatori VVF e la cittadinanza” (?!?)
3° - il “LIBRETTO MACCHINA” è incompleto (?!) perché gli addetti all’officina si rifiutano di quantificare le ore di lavoro per non avere un controllo sulla loro efficienza. (come se tale procedura, eventualmente, non competesse ad altri responsabili!) e comunque tutti sanno che gli interventi più importanti e costosi vengono svolti dalle officine esterne.
Insomma gira che ti rigira il cetriolo è tornato…in mano ai Lavoratori.
Riguardo la revisione degli automezzi il Comando si è completamente autoassolto, chiedendo solo una relazione dell’accaduto alla ditta che l’ha effettuata, eludendo il fatto che la legge delega al C.N.VV.F.il collaudo e relativa certificazione, probabilmente vi sono grosse difficoltà a trovare un dirigente disposto a sottoscrivere la revisione di automezzi pesanti non solo vecchi ma anche tecnologicamente obsoleti che anacronisticamente devono ancora svolgere un servizio di SOCCORSO,
In realtà è che se si continuano a riparare AS o APS con 20 o 30 anni di servizio, è probabile che le stesse ripresenteranno gli stessi problemi,con i relati costi di riparazione dato che nel frattempo vengono utilizzate dinamicamente nel soccorso e non staticamente nei musei.
La politica del tutto efficiente (basta una verniciata) ha agevolato l’Amministrazione centrale, nelle assegnazioni di nuovi mezzi la quale ha di fatto penalizzato il Comando di Milano
La nota RdB inviata al Dirigente
All’Ing. V. Cristino
Funzionario resp.le Uff. Automezzi
Epc all’Ing. D. D’Ambrosio
Comandante prov. VVF Milano
Oggetto: nota Comando 009143 del 6/4/02 – risposta per AS 308 della sede di p.le Cuoco.
Premesso che la RdB, nel denunciare le incongruenze dell’ambiente di lavoro, ha sempre invitato i Lavoratori a segnalare per iscritto ogni tipo di anomalia, è sconcertata dal contenuto nella nota in oggetto, teso ad attribuire ogni colpa ai Lavoratori, sollevando l’Amministrazione da ogni responsabilità.
Entrando nel merito della questione, siamo allo stesso modo allibiti dall’affermazione per cui l’incidente in questione, non avrebbe compromesso la sicurezza della cittadinanza, solo per il fatto di essersi verificato in fase di rientro da un intervento.
Certamente nel primo caso si sarebbe potuto compromettere lo svolgimento del soccorso stesso, ma perdere per strada un pezzo di carrozzeria od il suo contenuto, magari in prossimità di pedoni, biciclette o moto, riteniamo possa essere altrettanto pericoloso.
Per cui lasciamo al Comando la responsabilità di tale affermazione.
Risulta invece alla RdB che in alcune occasioni gli automezzi, al rientro dalle officine, abbiano ripresentato a breve o medio temine, gli stessi problemi.
Pensiamo che ciò sia verificabile anche da una statistica dei buoni lavori dei singoli mezzi.
Persistendo questo metodo di lavoro e conseguenti risultati, non dovrebbe meravigliare che anche il più tenace degli operatori, possa scoraggiarsi nel rilevare l’assenza di considerazione del proprio contributo.
Anche se potrebbe sembrare una necessità causata da precedenti omissioni da parte dei responsabili della nostra Amministrazione, per alcuni aspetti, riteniamo apprezzabile l’iniziativa di avvalersi di una ditta esterna abilitata per le revisioni.
A questo proposito però la RdB ritiene che, proprio durante una revisione, si formalizzi concretamente un momento di verifica di eventuali anomalie, indipendentemente da segnalazioni di terzi e che comunque, visto che il codice della strada delega il C.N.VV.F alla verifica e relativa certificazione di idoneità dell’automezzo, sarebbe opportuno che venissero presi in considerazione, non solo gli aspetti strutturali (carrozzeria e parti meccaniche), ma anche le caratteristiche tecnologiche inerenti la sicurezza , in considerazione soprattutto del loro utilizzo finale.
Uno dei parametri che dovrebbero essere presi in considerazione in sede preventiva sono quelli inerenti la sicurezza,che potrebbero avvalorare la messa fuori uso di automezzi pesanti degli anni 60 e 70, come ad esempio i sistemi frenanti, apparati che nell’ultimo decennio si sono evoluti in maniera considerevole, affinchè potessero rispondere alla richiesta di maggiore sicurezza.
In definitiva se non vengono preventivamente prese in considerazione prima della revisione queste enormi differenze tecnologiche, la risultanza dell’esito positivo, detereminerà l’utilizzo di un automezzo pesante per il servizio di soccorso, con sistemi frenanti obsoleti e tecnologicamente superati, in condizioni di traffico completamente trasformate rispetto alla realtà per cui erano stati progettati.
Questa situazione limiterà ampiamente i margini di sicurezza degli autisti e degli altri utenti nella circolazione di una metropoli come Milano.
Infine, appare offensiva e capziosa l’affermazione per cui il “libretto macchina” non sia stato completato, a causa della presunta volontà del personale dell’officina, nell’impedire che fosse controllata la propria efficienza attraverso la quantificazione delle ore di lavoro.
E’ noto che le officine esterne effettuano la maggior parte dei lavori.
Il computo di questi ultimi, corredato dai relativi costi, renderebbe complessivamente esaustiva la verifica degli interventi effettuati, evidenziando inoltre l’antieconomicità di interventi su automezzi che, per vetustà e carenze tecnologiche, non sono più all’altezza della situazione.
Per quanto sopra esposto, la RdB chiede di conoscere gli importi del capitolati spese 1984, 7325, 1986, 7332 degli anni 2000 e 2001 e quello del 2002 se già disponibile, distinguendo i costi fissi (carburanti ecc) da acquisti e riparazioni.
Concludendo e prendendo in considerazione anche gli stessi piani di ammortamento dell’Amministrazione centrale, la RdB ritiene controproducenti le continue e consistenti opere di intervento e manutenzione su automezzi, vecchi di decine di anni, anche perché consentono all’Amministrazione centrale di procrastinare l’acquisto e l’assegnazione di nuovi e moderni mezzi.
Inoltre, con la presente si chiede:
- copia della risposta della ditta C.R.C. s.r.l., in merito alla revisione dell’AS 308
- che ogni mezzo venga fornito di copia del “libretto macchina”, affinchè il personale autista possa verificare immediatamente gli interventi effettuati
- copia o accesso alla consultazione dei buoni lavori degli automezzi