Micunco: attenzione all'uomo nero!

Dirigente sindacale RdB-Cub trasferito dall'uomo nero per avere difeso i diritti dei lavoratori

 

 

Bari -

Negli scorsi giorni TUTTO il SINDACATO del Comando Prov. VV.F. di Bari ha fatto un passo indietro di 30 anni, perché l’attuale Comandante ing. Micunco ha voluto “punire” con un trasferimento, ingiustificato e persecutorio, il Dirigente Sindacale Nazionale della RdB GIANGRANDE Angelo.

Inaccettabile ed inqualificabile, infatti, è stato l’atteggiamento del citato Comandante che, sino a poco tempo fa, ha ritenuto indispensabile ed insostituibile il Giangrande, persona altamente qualificata in informatica e che, con passione e dedizione, ha contribuito a rendere l’Ufficio NOI di Bari uno dei fiori all’occhiello in tutto il territorio nazionale. Significativa, a conferma di quanto riportato, è stata la circostanza nella quale lo stesso Comandante ing. Micunco si è prodigato per non fare spostare il sig. Giangrande in occasione del suo trasferimento ad altro Comando in quanto vincitore al passaggio di qualifica a Capo Reparto.

Oggi, solo perché Giangrande ha voluto interpretare con coerenza e serietà il ruolo di rappresentante sindacale ed ha firmato alcuni documenti della RdB in cui si denunciavano gravi carenze in merito alla sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici sui posti di lavoro, il più volte citato Comandante ha evidentemente deciso di “sbarazzarsi” di una presenza che cominciava a diventare “scomoda”, trasferendo sia Giangrande che il collega Berardi, forse per giustificare il primo trasferimento.

Colpire in questo modo un Dirigente Sindacale, a nostro parere, non fa che confermare quanto denunciato.

Riteniamo che, invece, il Comandante abbia perso una buona occasione per affrontare e dimostrare con i fatti la volontà di ricercare le soluzioni alle numerose problematiche emerse che, è fuor di dubbio, sono risultate tutte fondate e circostanziate (vedi la chiusura del Laboratorio ricarica estintori, perché fuori normativa 626/94)

Ricorrere alla “repressione” ed alle “intimidazioni” non fa che rafforzare la nostra determinazione a continuare la propria azione di difesa dei diritti di tutti.

Da oggi ci saranno 100 GIANGRANDE e 100 BERARDI a rivendicare rispetto e dignità per ogni lavoratore e lavoratrice di questa Amministrazione.

Dopo il GOS, il SAF, la FORMAZIONE e P.G., ora tocca all’Ufficio NOI, fermo restando il pieno rispetto per i colleghi che continuano a prestare la loro attività in detto ufficio, corre il rischio di non poter assicurare la grande mole di lavoro in tempo reale ed essere ridotto ad espletare una semplice attività di mantenimento con una forte penalizzazione in termini di qualità del lavoro, di sicurezza e di precisione.

Se ciò avvenisse, la responsabilità ricadrebbe interamente su “Colui” che, inopinatamente, ha deciso il trasferimento del sig. Giangrande.

Alla luce di queste considerazioni, rivolgiamo un appello a tutti i Lavoratori e le Lavoratrici affinchè esprimano la loro solidarietà verso questi colleghi, per contrastare ogni forma di persecuzione e di repressione a difesa della DEMOCRAZIA, dei DIRITTI e della DIGNITA’, in questo Comando così come in tutta la società.