Mensa di servizio: scarsa pulizia pessima igiene

Esiti dell'incontro tenuto dalle organizzazioni sindacali con il dirigente del comando di Roma - La RdB ha sottolineato come il problema non possa e

Roma -

Lavoratori,

la forma di lotta portata avanti dai vigili del fuoco del comando di Roma è destinata a continuare.

Infatti, dopo la riunione tenutasi il giorno 7 c.m presso il Comando, i lavoratori che nelle settimane scorse hanno volutamente disertato la mensa di servizio per la scarsa igienicità e per la qualità pessima dei prodotti, saranno costretti a farlo ancora.

Dopo una prima introduzione dell’ ing. Luigi Abate, il quale con un giro di parole ha demandato la patata bollente al Ministero, si è puntato il dito contro la ditta S.P.E.S, la quale è risultata essere a parer di CGIL,CISL,UIL e Amministrazione l’artefice di tutti i problemi. Inutile dire che la scrivente O.S si dissocia da tali affermazioni e intende essere vicina ai lavoratori della ditta, che salvo delle piccolissime incomprensioni locali e in particolari realtà cercano di fare il meglio sul servizio.

La messa in mora e la richiesta costante dell’applicazione del contratto sembrerebbe possa essere la panacea di tutti i problemi legati al servizio mensa obbligatorio. Tali regole contrattuali dovevano essere richieste ben dettagliate sia sotto l’aspetto qualitativo sia d’igiene, sin dal primo giorno e non solamente dopo le lamentele del personale.

Nella discussione la scrivente O.S ha sottolineato come il problema non possa essere risolto solamente sanzionando la ditta appaltatrice ma necessariamente con interventi di ristrutturazione e di messa a norma dei locali adibiti sia a cucina sia a locali mensa.

Molte delle sedi di servizio della provincia di Roma e non solo, sono disagiate e hanno problemi legati all’igiene. Ed è quello che hanno denunciato i lavoratori di Fiumicino i quali non hanno mai reclamato sulla qualità e la quantità della mensa (se non in qualche rara occasione) ma hanno sempre manifestato per la scarsa pulizia e l’igiene dei locali. La ditta S.P.E.S deve solamente attenersi al rispetto delle norme contrattuali garantendo il giusto numero di addetti e la professionalità di ognuno. L’amministrazione d’altro canto deve garantire il controllo del servizio mensa e che tutto avvenga nella giusta legalità.

Su quanto intrapreso da CGIL CISL e UIL stendiamo un velo pietoso.

Non si capisce come, nella discussione, le parti non abbiano assolutamente fatto accenno alle norme igienico sanitarie ma, si siano solamente preoccupate di screditare la Ditta appaltatrice. Le scarse risorse messe a disposizione e concordate a tavolino con l’amministrazione fanno si che le ditte appaltatrici non possano far altro che diminuire il personale addetto e acquistare prodotti scadenti.Quattro euro e 65 centesimi sono la somma che l’amministrazione mette a disposizione per ogni lavoratore per garantire la mensa di servizio. Oggi, qualcuno ci vuole far credere che tali somme, non siano frutto di una concertazione e impegnandosi a risolvere i problemi in una trattativa a livello centrale, cerca di correre ai ripari accusando non si sa bene chi.

Per quanto ci riguarda non possiamo far altro che riaffermare quanto già proposto negli anni passati cioè 9 euro a persona di buono pasto.

I nodi piano piano vengono al pettine e le bugie hanno le gambe corte.

Per quanto riguarda la ditta S.P.E.S la RdB chiede all’amministrazione i normali controlli da effettuarsi come il contratto prevede. Non è certo cambiando ditta che i problemi si possano risolvere.

Ai lavoratori chiediamo di continuare la lotta intrapresa dal 9 gennaio e di mettere in mora il comando chiedendo il rimborso del corrispettivo della mensa. Altra iniziativa se concordata con i lavoratori potrebbe vedere i vigili del fuoco manifestare fuori tutte le sedi con volantinaggio alla popolazione facendo conoscere così la situazione del Corpo Nazionale