"Meditate gente meditate"

Altro che stabilizzazione: il precariato piace all'Amministrazione.

Nazionale -

Avevamo notato negli ultimi tempi un deciso incremento del personale precario utilizzato nelle strutture del Dipartimento e per questo avevamo richiesto di conoscere in dettaglio il numero dei richiami utilizzati presso gli uffici di Cavour e del Viminale (vedi allegati).

La risposta che ci è giunta ci lascia allibiti per i numeri: non è il numero dei discontinui utilizzati dalle due strutture che ci ha lasciato a bocca aperta, ma quello più generale riferito a tutto il territorio.

Se il Dipartimento registra una media di 98 unità giornaliere di Vigili "Volontari" e questa rappresenta solo il 3% del totale nazionale, vorrebbe dire che ogni giorno su tutto il territorio nazionale dovremmo registrare una presenza media di 3260 unità di personale precario.

Quanto incide economicamente questo sul bilancio del nostro Ministero?

Che senso ha investire tante risorse per alimentare una crescita esponenziale di personale fuori ruolo? Precario.

Ora a tutti quei precari che attendono con ansia la stabilizzazione diciamo: leggete bene la risposta e meditate.

Se la carenza di organico nel Corpo Nazionale è così pesante da impegnare un così alto numero di richiami, perché non si procede alla stabilizzazione di tutto questo personale?

Pensate a quante risorse finanziarie debbono essere investite per pagare retribuzioni, competenze accessorie, nonché tutte le spese relative alla contribuzione: non sarebbe più corretto destinarle per personale assunto in pianta stabile e così correttamente ed adeguatamente formato?

E non è da dimenticare i costi dati da dotazioni di DPI, mense, ecc. ecc.: cosa cambierebbe in termini di spesa, stabilizzare il personale precario?

La risposta è che alla nostra Amministrazione (Governo) il precariato piace e piace tanto, alla nostra Amministrazione piace il progressivo deterioramento del mondo del lavoro, delle sue certezze e delle garanzie, piace i precario a cui non deve essere garantito alcun diritto: nessuna tutela per la malattia, nessun diritto alle ferie, nessuna richiesta di congedo straordinario e ci fermiamo qui perché l’elenco sarebbe interminabile.

Meglio questo personale continuamente ricattato da una promessa: quello di un futuro possibile lavoro stabile.