Mansioni Superiori: altro flop del contratto integrativo

In allegato al comunicato la nota Prot n. 2148/S174 del 30 ottobre 2003 avente per oggetto "concorso a 185 posti di Capo reparto decorrenza 1/01/200

Roma -

Lavoratori,

il contratto integrativo miete nuove “vittime” nella sua applicazione; infatti a firma del capo dipartimento si sancisce che, non sia automatico che vengano riconosciute le mansioni superiori ad un lavoratore che le abbia svolte, nemmeno in mancanza della figura prevista dalla pianta organica.

In effetti è quello che sta accadendo con l’ultimo concorso a Capo Reparto; durante l’esame per l’attribuzione delle mansioni superiori al personale che in questi anni ha sostituito i capi reparto e capi squadra mancanti nei vari comandi, si è ritenuto che il personale impiegato in mansioni superiori nel distaccamento in mancanza delle figure qualificate non abbia nessun diritto, mentre le stesse funzioni svolte nelle sedi centrali rappresentino mansioni superiori quindi valutabili.

Quanto sopra rappresenta l’ennesima beffa per tutti quei colleghi che in tanti anni di servizio, ed in mancanza di figure professionali adeguate si sono sobbarcati gli oneri e le responsabilità di rappresentare l’amministrazione in ogni singolo intervento, ad ogni emergenza, durante la campagna antincendio boschiva, in periferia cosi come nelle sedi centrali, questo a conferma di come vengano snobbati i diritti dei lavoratori.

Dopo anni di rinvio dei corsi di qualificazione si nega il riconoscimento delle mansioni superiori effettivamente svolte, quindi, dopo aver “tirato la carretta” per lungo tempo sostituendo le figure mancanti, senza percepire una lira per le mansioni svolte, oggi si viene ripagati con il mancato riconoscimento per i passaggi nelle fasce economiche orizzontali e per quelli verticali.

Non hanno tenuto in considerazione nemmeno che, le mansioni svolte sono servite solo ed esclusivamente alla stessa amministrazione per mantenere un assetto strutturale atto ad assicurare al sistema operativo la più completa e funzionale efficacia.

Nemmeno le leggi sono servite all'amministrazione per riconoscere quanto dovuto, infatti non si è tenuto conto di quanto era stabilito nel D.L. 29 /93, che obbligava le amministrazioni ad individuare per ogni comando il numero di vigili e capi squadra a cui affidare le mansioni superiori al fine di garantire la presenza in ogni sede delle figure professionali indispensabili per soddisfare le esigenze di servizio, sia nelle sei centrali sia nei distaccamenti.

Questo indubbiamente è il frutto della concertazione di quelle organizzazioni sindacali che si sono sbracciate nel definire il contratto integrativo qualcosa di buono da portare a casa, in effetti qualcosa è stato portato a casa ma solamente dai soliti noti, tutti gli altri al “lamentatoio” pubblico.

Lavoratori, è spiacevole tornare sempre sugli stessi argomenti purtroppo ogni giorno si rileva che il contratto integrativo è servito all’amministrazione per togliersi alcune patate bollenti e a soliti scaltri per trovare il metodo per fregare gli altri.

Fino a quando le decisioni verranno prese dalla maggioranza delle organizzazioni sindacali di categoria che firmano a nome e per conto vostro i risultati non si modificheranno.

PROVA A CAMBIARE, DAI FORZA A CHI HA SCELTO DI ESSERE ANTAGONISTA POICHE' GLI INTERESSI DELL'AMMINISTRAZIONE

NON POSSONO COMBACIARE CON QUELLE DEI LAVORATORI!!!