MANAGER O CURATORI FALLIMENTARI ?

La Spezia -

Lavoratori,

notoriamente già da parecchio tempo gli uffici prevenzione incendi, vigilanza, formazione esterna sono oggetto da parte della scrivente OS di svariate segnalazioni, a seguito della più completa non noncuranza (da parte della dirigenza) di alcuni aspetti notoriamente evidenti e più volte posti sotto forma di quesiti nelle nostre note del 9-08-12 e del 13-08-12, trovandoci come di solito a dover nuovamente denunciare lo stato di sfascio generale che è sempre più evidente se si ci riferisce nei confronti degli uffici sopraccitati.

L’anomalo silenzio che vige all’interno del Comando la dice lunga, forse si ritiene di non dover parlare assolutamente del problema per fare percepire che il problema non esiste. Così come la dice lunga l’opera di “appositi personaggi” che, all’interno dei vari turni, stanno silenziosamente lavorando per fare passare il messaggio secondo il quale la USB starebbe tramando contro i Lavoratori dell’ufficio vigilanza (chissà per quale recondito motivo?!?). Niente di più falso!!! Basterebbe leggere i nostri comunicati e si capirebbe che invece siamo i soli a denunciare quanto sta succedendo a La Spezia, sotto la regia di una dirigenza colpevole di scorrettezze inaudite, sfociate con il fallimento della ristrutturazione degli uffici voluta e sostenuta dai soliti amanti “delle trattative private” è facilmente riscontrabile da quanto sotto esposto.

 

UFFICIO VIGILANZA-STATISTICA.

  • Dopo circa due mesi dall’emanazione dell’OdG n°378 del29/06/12, rimane molto grave la situazione del settore, basti solo pensare, che per apprendere i procedimenti del programma delle vigilanze, è stata contattata l’addetta che gestiva l’area ormai da mesi in pensione. Ad oggi, a seguito di un importante Convenzione stipulata con la Centrale Enel non è stato emessa neppure un’apposita disposizione di servizio con la relativa documentazione. La mancata formazione agli addetti a questo ufficio non riguarda solo i programmi al computer delle vigilanze , ma anche tutto ciò che è inerente i loro compiti. La superficialità dell’operato della dirigenza è anche riscontrabile nel fatto che questo ufficio ha ancora in comune il numero di protocollo con l’ufficio Prevenzione Incendi e usufruisce dell’unica stampante a servizio di tre uffici, comportando, di fatto, la continua promiscuità. Così come l’ufficio statistica ha ancora in comune il numero di protocollo con l’ufficio polizia giudiziaria. A tutt’oggi l’area destinata alla vigilanza e statistica ha ancora degli armadi e relativi fascicoli che appartengono ad altri uffici quali prevenzione incendi e formazione esterna. La divisone tra questi uffici (se così si può chiamare quella orrenda ed incompiuta parete in cartongesso), dalla dirigenza tanto desiderata, non ha fatto altro che aumentare il caos tra gli uffici prevenzione e vigilanza-statistica dato che entrambi prevedono presenza di pubblico. Proprio nel più completo rispetto della privacy, ora, per accedere all’ufficio vigilanza-statistica, occorre transitare all’interno dell’ufficio prevenzione, anzi, in più occasioni, al momento limitate dato il periodo estivo, l’ufficio prevenzione si è trasformato nella sala d’aspetto di quello della statistica. L’ufficio prevenzioni incendi, anche quando risulta chiuso, di fatto è sempre aperto perché è necessario per accedere all’ufficio statistica in barba alla riservatezza degli atti e della privacy. A completamento dell’opera, si noterà, la scarsa e penosa segnaletica necessaria all’utenza.

UFFICIO FORMAZIONE ESTERNA.

  • Dopo la strepitosa riorganizzazione degli uffici del Comando, questo ufficio è CHIUSO da due mesi per mancanza dell’operatore addetto. Nel frattempo, diversi utenti esterni hanno cercato di richiedere dei servizi. Sicuramente questi cittadini si rivolgeranno a ditte private abilitate alla formazione antincendio con grave danno alle casse dello Stato, e quindi alle tasche dei pompieri, e all’immagine dei Vigili del fuoco (usiamo questo termine alla dirigenza tanto caro). Il Suo tentativo di“sbullonare” questo incarico al Capo squadra della Formazione interna (pensando che possa fare riferimento alla vecchia addetta, tanto sono del solito sindacato!?!), oltre a non risolvere il problema, ne crea immediatamente un altro. Il ruolo del CSE addetto alla formazione interna è quello di gestire tutti i corsi svolti dal personale (anche in forma cartacea ed informatica), gestire corsi VVD, e svolgere attività di addestramento di mantenimento professionale all’interno dei turni ed in speciale modo nei distaccamenti. Anche in questo caso viene riscontrato che l’addetta precedentemente incaricata è ancora in possesso della password di accesso al programma. Questa ultima, con senso di responsabilità, ha subito fatto presente la cosa al Comando e sta ancora aspettando un segno di riscontro.

UFFICIO PREVENZIONI INCENDI.

  • Questo ufficio ha sempre raccolto per anni, assieme a tutto il settore tecnico a pagamento, ampi consensi dall’utenza esterna in termini di efficienza. E grazie all’operato della dirigenza, sta diventando solo un triste ricordo di ciò che era un tempo. L’ufficio è privo della necessaria privacy poiché, come accennato sopra, è diventato la sala d’aspetto dell’ufficio statistica . L’OdG n°378 del 29/06/12, stabilisce quali siano i compiti dell’ufficio prevenzione, pertanto i servizi di imbarco, sbarco, transiti merce pericolosa , nulla osta fuochi pirotecnici e lavori con uso di fiamme libere non devono essere espletati dal suddetto ufficio sebbene dalla dirigenza ripetutamente assegnati. Dopo due mesi appare perfettamente chiaro quanto da noi denunciato in fase di contrattazione. La volontà di accorpare gli uffici prevenzione e vigilanza-statistica (voluta dalla dirigenza e contro la nostra proposta, condivisa anche da altre OO.SS, ad accorpare nei soliti luoghi, opportunamente compartimentali, l’ufficio prevenzione incendi e l’ufficio polizia giudiziaria) nasce dal fatto che il datore di lavoro di La Spezia ha sempre tentato, e continua a tentare, di fare condividere il lavoro della vigilanza anche alle addette della prevenzione incendi. Questa manovra, anche mascherata come formazione (crediamo inoltre che la formazione non competa al personale 5° livello) o come affiancamento (falso in quanto essendo operatori di uffici diversi, non può esserci affiancamento) comporta, necessariamente il trascurare la prevenzione incendi con le naturali ed ovvie conseguenze. Si sta creando un arretrato e altri problemi mai verificatesi prima. Abile manovra di dare un carico di lavoro in più senza di fatto farlo risultare. Perché tanto accanimento nei confronti di questo ufficio, che da sempre ha espletato al meglio il proprio lavoro??? Perché è in corso un tentativo di delegittimare una lavoratrice di questo ufficio (guarda caso delegata USB) cercandola di fare passare per una che non collabora per la buona riuscita di funzionamento degli uffici , quando è anche grazie al suo operato che l’ex settore tecnico a pagamento ha riscosso consensi positivi dagli utenti?

 

CONCLUSIONE:

Ulteriore esempio di quanto la “riorganizzazione” degli uffici del Comando sia stata “efficace”: nei mesi estivi vi sono state le due procedure concorsuali (Capo Squadra e Capo Reparto), molto attese dal personale, e che coinvolgono più di 80 colleghi, per varie decorrenze, e con tutti i dubbi interpretativi del caso che potevano essere espressi dal personale VVF interessato; ebbene, è solo grazie al supporto, prezioso ed encomiabile, degli addetti dell'Ufficio Ced – Informatica che si è giunti (e si sta tuttora giungendo, per il concorso a Capo Squadra) a concludere positivamente le due sopraindicate procedure, atteso che oramai da più di un anno sono state esposte alla dirigenza in maniera tanto costante quanto pericolosamente ignorata, le numerose criticità, asimmetrie di competenze, disparità di compiti affidati, che vessano l'Ufficio Personale del Comando.

Ancora una volta è solo grazie al senso di responsabilità, alla professionalità, ed al buon senso dei singoli lavoratori (in questo caso degli addetti dell'Ufficio Ced-Informatica, cui va' ogni apprezzamento da parte di questa O.S.), che si riesce ad ovviare alle rischiose carenze organizzative, andando incontro alle esigenze ed alle legittime aspirazioni (in questo caso il passaggio a C.S. o C.R.) del personale.

Quanto sopra descritto è una accurata analisi della situazione presente negli uffici riorganizzati e pensiamo sia difficilmente contestabile, specie punto per punto, ma soprattutto, crediamo che evidenzi il fallimento del Lavoro dirigenziale a La Spezia.

In questo comando chi osa dire la verità e/o quello che pensa semplicemente viene immediatamente accusato di essere un reazionario disfattista, le cui idee guai se dovessero trovare consenso. In un recentissimo passato, singoli lavoratori che hanno osato contestare i metodi della potente oligarchia che regna all’interno del Comando sono stati abilmente censurati, isolati e boicottati nelle loro legittime aspirazioni della propria carriera (utilizziamo termini che alla dirigenza sono cari e citati). Questo metodo si cerca ora di adottarlo nei confronti della scrivente OS ignorando e non rispondendo a specifici quesiti e/o a richieste che sono prerogativa delle OO.SS ,come, ad esempio, quanto da noi richiesto con la nota del 01-06-12 al punto di seguito riportato: “In riferimento al diritto all’informazione alle OO.SS ,la scrivente Le chiede, per il futuro, di essere preventivamente informata circa le nuove dotazioni di automezzi ed attrezzature, sulle proposte di fuori uso di automezzi ed attrezzature, ed in genere su tutte le iniziative riguardanti il soccorso e la salvaguardia del personale”.

Concludiamo questa nota con l’ennesimo invito a rivedere la riorganizzazione degli uffici ed oltre a ciò, facciamo una richiesta esplicita all’attuale dirigente : per cortesia lasci in eredità al suo successore ( nel caso di un suo trasferimento o altro ) qualcosa all’interno del comando ancora da distruggere.