Ma ..... Se ..... Forse .....
Care colleghe e colleghi SATI, mi rivolgo a voi che per varie ragioni non siete iscritti a nessun sindacato: probabilmente la vostra scelta dipende anche da una nostra colpa, quellasi non essere riusciti a infondervi fiducia rispetto al nostro operato oppure un’immagine, purtroppo in voga, che sia ha del sindacato io “Mi scrivo e, pagando la tessera, tu sindacato mi risolvi tutti i problemi anche a scapito di altri colleghi.”
Questo è un sindacato non sostenibile perché se la gallina fa un uovo al giorno e siamo cinque a lavorare se siamo onesti ci toccherà l’uovo ogni cinque giorni (così dovrebbe essere specificato a tutti i lavoratori anche se iscritti siamo solo tre) e non regge il racconto che l’uovo tocca sempre a me e poi dare la colpa alla gallina che non fa l’uovo come in questo Comando è stato raccontato per anni.
Ora io voglio farvi una proposta, una proposta di iscrizione per un periodo di prova in cui si possa valutare se ci saranno benefici per tutti e miglioramenti nella vita lavorativa.
Purtroppo o per fortuna non vi propongo una tessera in cambio la risoluzione di tutti i vostri problemi, anzi vi voglio fare lavorare perché niente viene regalato, vi propongo questa iscrizione con una vostra attiva partecipazione, con l’apporto di vostri pensieri, di idee, di discussioni per poi portarle in contrattazione ed a volte fare alcuni passi indietro personali per fare avanzare tutti assieme di qualche passo, per avere regole certe per tutti.
Non si deve avere paura che anche qualcuno che non partecipa trarrà pure lui i benefici, oppure che la mia o il mio collega con cui ho più affinità non si scrive ed al momento è scettico.
La vita non si deve vivere per sentito dire ma in prima persona mettendosi in gioco.
Con i tempi che corrono la partecipazione attiva anche alla vita lavorativa serve a difendere la nostra libertà ed a proposito mi ricordo una canzoncina in voga negli anni settanta che diceva: “la libertà non è star sopra un albero, non è il volo di un moscone, la libertà non è uno spazio libero, non è un gesto o un’invenzione, la libertà non è avere un’opinione non è passare la tua vita a delegare e nel farsi comandare trovare la tua nuova libertà. Libertà è partecipazione.”
Saranno solo parole di una canzoncina e pure anche vecchiotta, ma in questo tempo in cui nessun diritto sembra più garantito, soltanto la nostra partecipazione attiva alle scelte lavorative ci può dare un minimo di garanzia per i nostri diritti.