"l'ora d'aria".
un po di chiarezza, prima che qualcuno se ne prenda il merito!
Nel pubblico impiego la chiamavano “l’ora d’aria”. Era la norma, introdotta l’anno scorso da Brunetta, che obbligava i dipendenti pubblici in malattia a restare in casa in attesa dell’eventuale visita di controllo praticamente per l’intero giorno dalle 8 alle 13, dalle 14 alle 20. Questa regola, molto contestata dai sindacati, viene ora eliminata: il decreto del governo abolisce l’obbligo di reperibilità su undici ore. In questo modo torna in vigore il vecchio limite di due ore al mattino (10-12) due al pomeriggio (17-19) previsto dai contratti. Ma la novità più rilevante è forse quella che riguarda polizia, forze armate e vigili del fuoco: per loro (solo per loro) non ci sarà più la decurtazione in busta paga per i giorni di malattia.
Fonte: Il Messaggero, Sabato 27 Giugno 2009
Il Dipartimento della Funzione pubblica comunica che nel decreto legge sulle misure anti-crisi è stata inserita la modifica dell'articolo 71 del decreto legge 112/2008 (norme sulle assenze per malattia), che il ministro Brunetta aveva già proposto nell'atto senato 1167. La norma prevede l'esclusione del Comparto Sicurezza e Difesa, nonché del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco dalle riduzioni degli emolumenti fissi e continuativi per le assenze per malattie fino a 10 giorni. Inoltre è stato abrogato il comma 5 dell'art. 71 che riguardava tutta la problematica di varie tipologie di permessi ivi comprese quelli dei donatori di sangue e disabili.
26/06/2009 - Decreto anti-crisi: NOTA DEL DIPARTIMENTO FUNZIONE PUBBLICA