L'incontro con il Ministro Frattini conferma l'indisponibilità del governo a stanziare risorse adeguate
La prima risposta della RdB-CUB è lo sciopero generale del 18 ottobre prossimo
Con l’incontro di questa mattina a Palazzo Vidoni tra il Ministro Frattini e le organizzazioni sindacali si è chiusa la farsa degli incontri, delle trattative e delle agitazioni sulle risorse economiche per i rinnovi contrattuali dei dipendenti pubblici, contratti scaduti ormai da dieci mesi.
Le risorse destinate ai rinnovi di oltre 3.500.000 di dipendenti pubblici sono solo e soltanto quelle definite nel famigerato Accordo dello scorso 4 Febbraio - contro il quale la RdB Pubblico Impiego proclamò uno sciopero generale con manifestazione nazionale a Roma lo scorso 15 Febbraio - e cioè 100 euro, lorde, medie a regime e comunque disponibili solo a partire dal Gennaio 2003 quando la Finanziaria sarà stata approvata.
L’unica novità emersa è la teorica disponibilità del Governo ad un eventuale possibilità di stanziare una somma non superiore allo 0,4 %, pari a circa 7 euro medie e lorde, per il 2003 come acconto sul recupero del differenziale tra inflazione reale e programmata , somma che dovrebbe essere oggetto di negoziazione in sede Aran.
Per tutti gli altri provvedimenti riguardanti la Pubblica Amministrazione inseriti nella Finanziaria in corso di approvazione: blocco delle assunzioni, blocco delle piante organiche, riduzione del personale , ordinamento professionale, privatizzazioni e soppressioni di enti pubblici, il Ministro ha confermato la indisponibilità del Governo a qualsiasi modifica.
L’incontro di oggi, inoltre, ha svelato la vera posizione delle organizzazioni sindacali, in particolare della Cgil che ha dimostrato, di non aver mai rinunciato alla concertazione con il Governo, qualsiasi esso sia, e di non voler superare l’Accordo di Luglio ’93 sulla politica dei redditi che ha mortificato i salari e i diritti dei lavoratori dipendenti in questi ultimi dieci anni.
La RdB Pubblico Impiego come risposta al Governo conferma e rafforza la piattaforma sulla quale ha convocato insieme al resto del sindacalismo di base, lo sciopero generale del prossimo 18 Ottobre che vedrà Manifestazioni in oltre 30 città italiane e subito dopo, in concomitanza con la discussione parlamentare della Legge Finanziaria, nuove iniziative di Comparto, territoriali e nazionali.