Lettera aperta al Ministro Scajola

Come richiesto dall’interessato pubblichiamo volentieri

 

 

Roma -

Vi prego di rendere nota questa e-mail affinchè tutti possano trovare l'energia necessaria per farsi sentire come ho fatto io.

Infatti questa lettera mi è stata pubblicata sulla "Nazione" del 23-03-02 nonchè sul quotidiano della mia città ed è stata inviata su vostro consiglio anche al Ministro Scajola poichè volevo rendere pubblica la mia rabbia e perchè volevo essere a posto con la mia coscienza;come ho appreso dalle lettere pubblicate sulle vostre rubriche il comitato "184 posti" non è decollato,quindi con questa mia testimonianza spero di tirar fuori anche la rabbia di quelli che come me sperano nonostante tutto di entrare nei V.V.f.

Spedite a tutti i giornali le vostre considerazioni cerchiamo di farci sentire anche così combattiamo per i nostri desideri affinchè ci assumano tutti nel più breve tempo possibile.

Io ho mandato questa mia lettera anche a "Striscia la notizia",a Maurizio Costanzo e sono soddisfatto di darmi da fare per la mia causa; ma adesso leggete che cosa ho scritto.

La lettera inizia così:

Vorrei esprimere il mio grande rammarico per le decisioni che questo governo intende prendere riguardo ai problemi dell'ormai famoso o forse dovrei dire "famigerato" Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco conosciuti meglio come "pompieri".

Credo, permettetemi di dirlo ,che non sia nuovo, quanto sconosciuto, il problema che attanaglia questo nostro Corpo.

Scrivo per sfogarmi e forse per sensibilizzare i governanti e gli stessi pompieri su un problema che riguarda tutti:i primi per il fatto che non dimentichino che stanno intraprendendo una strada che farà probabilmente risparmiare denaro pubblico ma che ci porterà a fare i conti con la realtà,e i secondi perché rivendichino con forte energia i loro diritti che sono calpestati da sempre da governi che li bistrattano.

Infatti il Governo vorrebbe, come viene riportato da alcuni sindacati di base (RdB)e che forse tutti non sanno, assumere in ferma prolungata i militari di leva dei vigili del fuoco pagando loro uno stipendio pari al 50% di quello di un pompiere effettivo (come si fa a lavorare bene con gli stessi rischi ma alla metà del prezzo?)e assumendo i cosiddetti "discontinui", cioè coloro che prestano servizio di" volontariato retribuito".Cosi facendo coloro che potranno entrare a far parte di questo corpo saranno soltanto i giovanissimi che dovranno svolgere ancora il servizio militare, alimentando di contro la contraddizione per la quale si vogliono ridurre i costi abolendo il servizio di leva obbligatorio quando dall'altro lato si vuole mantenere invece numericamente ricco quello dei pompieri ,e i circa 5000 volontari che con i nuovi provvedimenti diventeranno carne da macello,poiché svolgeranno lo stesso compito,con gli stessi rischi,dei vigili effettivi ma con uno stipendio pari alla metà e che loro malgrado non essendo parte integrante di questo corpo non avranno la capacità e la qualità di un effettivo.

Il governo incurante di questo intende dequalificare il corpo sulla pelle dei cittadini ai quali forse non basteranno le giustificazioni di aver risparmiato denaro pubblico (il che è tutto da vedere) per avere assunto una specie di cottimisti;inoltre assumendo volontari,per altro pagati,per sopperire alle carenze di organico coloro che potranno essere disponibili saranno persone non più giovani libere da impegni di lavoro o più probabilmente persone che svolgono già un'attività lavorativa che per orari di lavoro comodi potranno mettersi a disposizione alimentando una sorta di doppio lavoro a discapito di tanti disoccupati.

Chiuderanno cosi la possibilità a quelli che come me, e mi permetto di dire che siamo in tanti,potrebbero svolgere il lavoro che amano e per il quale hanno speso con molta fatica energia e denaro?

Diventerà cosi una professione a circuito chiuso nella quale non potranno entrare neanche le donne per altro già presenti in piccolo numero?

Non è sancito forse nella costituzione all'art.4 il diritto di scelta di ogni lavoratore di svolgere la professione più a se confacente?(art.4:La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto;ogni cittadino ha il dovere di svolgere,secondo le proprie possibilità e la propria scelta,un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società).

I parametri europei in riguardo al problema di questo fronte della sicurezza indica come numericamente corretti la presenza di un pompiere sul territorio ogni 1000 abitanti(in Italia la popolazione é di circa 57.000.000 di abitanti):ebbene i nostri pompieri in servizio effettivo sono circa ,secondo una stima effettuata al 3 dicembre scorso da un sindacato di base di questo comparto,25000 effettivi (ma non tutti operativi ) .

La mia polemica nasce in quanto sono un idoneo al concorso svoltasi nel 1998 e che sembra assopitosi tra le mille difficoltà che questa amministrazione continua a manifestare, quando c'è una grande necessità (occorrerebbero quasi 15000 nuovi pompieri)di personale motivato ad entrare in questo corpo con tutti i rischi connessi e che si lascia letteralmente invecchiare aspettando una chiamata che stenta ad arrivare,per poi vedersi scavalcati e gettati via.

Io ho investito molto in questo concorso compiutosi per esigenze di personale che colmerebbe i vuoti d'organico come più volte richiesto dagli stessi Vigili del Fuoco e adesso ignorato perché non ci sono i fondi,dai quali si attinge però per aumentare lo stipendio di alcune categorie di lavoratori che hanno la possibilità,a differenza dei vigili del fuoco,di creare disfunzioni e malcontenti con i loro scioperi ottenendo ,incrociando le braccia ,quello che vogliono.

Non é corretto chiudere il libero accesso tramite concorso alla professione del vigile del fuoco ,e non é certo questo l'impegno che mi sarei aspettato dal Ministro Scajola quando affermò di volersi impegnare e di investire per il miglioramento di questo Corpo, per questo chiedo a viva voce che si assumano gli idonei al concorso "184 posti per il profilo del vigile del fuoco" poiché quello che si propone non é certo "volontariato",ma una specie di selezione a porte chiuse che offende il diritto alla libertà di scelta di un onesto e appagante lavoro.

Un ITALIANO che si vuole "rimboccare le maniche".