Le OO.SS. del Comando VV.F. di Bari annunciano lo stato di agitazione.
documento unitario
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Prof. Mario MONTI
AL Ministro Dell'Interno
Pref. Annamaria CANCELLIERI
Al Sottosegretario di Stato all'Interno
Dr. Giovanni FERRARA
Al Capo Dipartimento VVFSP e DC
Pref. Francesco Paolo TRONCA
Al Capo del CNVVF
Ing. Alfio PINI
Al Direttore Centrale per l’Emergenza ed il
Soccorso Tecnico Urgente
Ing. Pippo Sergio MISTRETTA
Al Direttore Centrale per le Risorse Umane
Pref. Carla CINCARILLI
Al Prefetto di Bari
Pref. Mario TAFARO
Al Presidente della Regione Puglia
Dott. Nichi VENDOLA
Al Presidente della Provincia di Bari
Prof. Francesco SCHITULLI
Al Sindaco del Comune di Bari
Dott. Michele EMILIANO
Ai Parlamentari Nazionali di Bari e Provincia
Ai Capi gruppo Regionali, Provincia e Comune
Al Direttore Regionale VV.F. Puglia
Ing. Michele DI GREZIA
Al Comandante Provinciale VV.F. Bari
Ing. Cesare GASPARI
All’Ufficio Relazioni Sindacali del CNVVF
Dr Giuseppe CERRONE
Alle OO.SS. Nazionali
Oggetto: Stato di agitazione
IL COMANDO PROVINCIALE VV.F. DI BARI, CHIUDE IL SERVIZIO DI SOCCORSO A CAUSA DELLA MANCANZA DI UOMINI, MEZZI E FONDI.
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Egregi,
dalla riunione tenuta presso il Comando prov.le di Bari in data 28 marzo u.s. dobbiamo accusare un ulteriore passo indietro del sistema Vigili del Fuoco, pare che tutto converga in maniera contraria alle nostre richieste di carenza del personale fatte in questi ultimi tempi vedi le note del 3 e 22 marzo 2012.
Come al solito si naviga a vista, questa nostra grande organizzazione del soccorso, che ci sforziamo di portare a un livello di efficienza internazionale, comunicando i nostri successi interventistici al mondo intero, pare stia diventando un castello di sabbia con fondamenta che collasseranno tra breve se si continua a inseguire sistemi di condotta strani, iniqui e controproducenti.
Voler essere su valori standard europei, per le nostre attività di soccorso, e avere invece comportamenti che vanno nella direzione opposta significa prendere in giro noi operatori che giornalmente rischiamo la vita per il prossimo e soprattutto gli italiani che devono conoscere a fondo quali sono i nostri problemi che aumentano continuamente e a ritmi giornalieri ormai.
Le ultime notizie arrivate dal Dipartimento sui prossimi trasferimenti sono scandalose, ancora una volta bisognerà stringere la cinghia su un organico che ci vede da sempre in affanno, ci sentiamo dire che andranno trasferiti 29 unità che saranno sostituite da soltanto 13 uomini, se a questo aggiungiamo la mancata autorizzazione al richiamo a straordinario per sopperire queste carenze di organico, il cerchio è chiuso, questo significa che le misure per fronteggiare questa ulteriore emergenza saranno drastiche perché si dovranno chiudere da uno a due distaccamenti cosa che il nostro territorio non si può permettere, intervenire nel più breve tempo possibile, ormai lo sanno anche i più disinteressati, è importante se non vitale.
La cosa che più ci preoccupa è la totale assenza della nostra Amministrazione centrale a tali considerazioni e se includiamo anche i problemi di quotidiana gestione del Comando che sul territorio ha grossi problemi finanziari visto l’indebitamento verso i fornitori, il sistema soccorso si indebolisce ulteriormente perché con i capitoli a zero importo tutto si blocca, dalla sicurezza sul posto di lavoro alla sicurezza degli operatori sui luoghi di intervento, alla normale vita quotidiana del Comando.
Con queste considerazioni non possiamo che incominciare a denunciare alla cittadinanza la verità che si cela dietro uno specchio che sembra sempre più quello delle allodole.
È nostra intenzione, sentiti i lavoratori, procedere con una grande campagna di informazione attivando tavoli con i mas media, sit-in nelle piazze centrali e periferiche delle città della nostra provincia fino ad una azione ad oltranza che ci porti a scrivere un altro libro bianco su come stiamo cadendo per questo comportamento che si chiama solo APPARIRE E NON ESSERE esattamente il contrario che abbiamo sempre dimostrato di essere noi Vigili del Fuoco e basta.
La presente va intesa come invito all’attivazione della prevista procedura di conciliazione, Legge 146/90 e successive modifiche.