Lavoratori,

di norma quando un lavoratore sta per andare in pensione pensa soltanto a cosa potrà fare nel suo agognato tempo libero, al meritato tempo di riposo dopo i lunghi anni di lavoro, da passare con i nipotini, con gli amici, viaggiare per il mondo e dedicare agli hobbies.

Questo vale per chi si è costruito una vita vera e, visti i fatti, sembrerebbe escludere i nostri manager.

Analizzando la loro vita, di fatto, questi strani lavoratori “giracomandi” vivono di solitudine e sono accerchiati da “colleghi dirigenti” che si genuflettono al titolo e non considerano la persona.

Quando si avvicina la “loro” festa di pensione tutto sembra macchinoso, nulla è spontaneo, niente è dettato dalla voglia di “salutare un collega” ma solo dalla necessità di liberarsi di questo “passaggio burocratico” dovuto.

Stranamente, di solito non accade, il pensionando in questione, invece di limitarsi a preparare un bel discorso di addio condito con le solite parole di rito volte solo a ricevere la altrettanto solita pergamena o quadro... qualcosa tipo “l'orologio di Fantozzi che va in pensione, in finto oro e finto sentimento”...ecco che, qui ai confini dell'impero, scatta l'ultima inutile disposizione.

Leggendo la disposizione chiunque capisce che, poiché i contenuti sono tutti letteralmente contro il contratto di lavoro, questo OdG non ha senso... ed essendo poi legata ad altri OdG territoriali, ne ha anche meno di logicità.

Prendiamola come una disposizione scritta da un lavoratore “ormai stanco” ...

LAVORATORI IL SALTO PROGRAMMATO E' UN DIRITTO NON UNA CONCESSIONE

LAVORATORI LE FERIE SONO UN DIRITTO NON UNA CONCESSIONE

GLI ODG SBAGLIATI SONO CARTA STRACCIA

IL 24 MAGGIO ASSEMBLEA NAZIONALE USB A ROMA