LE FRUSTRAZIONI DELLE SECONDE LINEE
QUANDO LA DIRIGENZA PERIFERICA LASCIA LA PATATA BOLLENTE AD ALTRI ECCO CHE IL CAOS REGNA SOVRANO
Lavoratori,
oramai non ci sono dubbi, quando affermiamo, che l’amministrazione vuole raschiare il fondo sempre e solo a danno dei lavoratori. Inviando fuori dal regolare turno di servizio, il “personale” operativo alle periodiche visite mediche presso le FF.SS.
I lavoratori sono di fatto condannati a perdere le indennità, nel momento in cui le ore rese a recupero per la “gita a Cagliari”, vengono tramutate in turno libero. Ed il loro tempo libero stesso che è di fatto sottratto sia al meritato riposo sia alla cura della sfera personale di ognuno.
La cronica incapacità a gestire da parte della dirigenza è oramai nota. Confonde quella che è la volontà del lavoratore di andare spontaneamente in turno libero ( approfittando della circostanza per una “gita a Cagliari” per fare la solita scorpacciata a base di pesce, ovviamente a proprie spese, con la macchina VF), con il diritto del lavoratore ad effettuare la visita medica, diritto conquistato dopo anni di lotta, durante il regolare turno di servizio, così come da contratto, il quale fissa l’orario di lavoro in 36 ore settimanali.
Dalla tesi dell’ ufficio: “ le date non le decidiamo noi, ma le ferrovie” ( omissis, è grottesco come le date non coincidano con i turni degli operativi), a “ non ci sono i numeri per andare in turno” (omissis, grazie alle politiche del riordino).
Ma va’… come a dire che le piante organiche sono inadeguate. Ma la chicca è quanto minacciato dal preposto dell’amministrazione per vigilare sulla salute dei lavoratori: “ chi non fa le visite mediche rimane a casa” … “ lo tolgo dal servizio”. Ci chiediamo allora come fa a garantire il servizio, evidentemente i numeri ci sono!!!
Come farà poi a spiegare a chi sta sopra di lui, la messa fuori servizio del “personale operativo”, se si è pronti alle sicure bacchettate dall’ alto. La mancata promozione a primo dirigente adesso ha un senso: evidentemente a Roma ogni tanto ci vedono, eccome!?!
Non tutto però è perduto “caro supplente”: è nostra intenzione promuovere una raccolta firme da presentare a Roma, affinché venga promosso ad alto incarico, con la speranza che tale ruolo venga ricoperto altrove….