LAVORO E COMPENSI STRAORDINARI

Facciamo chiarezza!

 

 

 

 

Roma -

Lavoratori,

riguardo ai compensi per lavoro straordinario e indennità di presenza, sembra che qualcuno voglia buttare fumo negli occhi.

In particolare per quanto riguarda l’allargamento della platea per la concessione dei famosi 3 euro dell'indennità di turno, ci sembra dovuta una informazione un po’ più dettagliata.

E bene ricordare che il personale operativo giornaliero, può effettuare fino a 187 ore di straordinario all’anno, quota elevabile a discrezione del Comando e che, non essendo inseriti nei turni, non percepisce l'indennità notturna e festiva.

Quota oraria straordinario per il personale operativo giornaliero

VP feriale euro 9,36 festivo euro 11,14

CS feriale euro 10,40 festivo euro 11,75

CR feriale euro 10,83 festivo euro 12,25

Quota oraria per il personale turnista - indennità notturna e festiva

1,03 euro

La tabella sopra riportata, rappresenta sinteticamente nella sua prima parte la quota media lorda percepita da un lavoratore operativo giornaliero per ogni ora di straordinario espletata mentre nella seconda parte, la quota media oraria percepita da un lavoratore turnista.

Prendendo come riferimento un mese di 15 turni, tolti i 2 salti programmati il personale turnista percepisce 76 ore di indennità notturna e festiva per un totale di 78,28 euro lordi (calcolo rappresentativo in quanto potrebbe variare ad esempio la collocazione dei salti programmati ed il numero di turni nel mese).

Mentre facendo un parallelo col personale giornaliero ed ipotizzando una media di 12 ore mensili di straordinario:

CS 10,40 x 12 ore = 124,8 euro CR 10,83 x 12 ore = 129,96

E’ evidente la disparità di trattamento. Il mancato adeguamento da oltre un decennio dell'indennità notturna e festiva, diversamente dagli straordinari che hanno avuto rivalutazioni più frequenti, ha di fatto penalizzato il personale turnista.

Unico modo per sopperire a tale disparità, poteva essere quello di garantire l'indennità di turno solamente ai turnisti. In tal modo, la quota minima dei 3 euro poteva aumentare proprio per una diminuzione del personale fruitore.

Queste, rappresentano alcune delle ragioni per cui la RdB-Cub era contraria ad elargire indiscriminatamente l’indennità di turno e non certo per creare divisioni tra turnisti e giornalieri.

Rivedere il CCN Integrativo ed attivare nuove forme incentivanti, con l’obiettivo di ottenere più soldi per tutti, sarebbe stato il giusto modo per garantire a tutto il personale le giuste remunerazioni.

Comunque euro più euro meno, non ci sembrava così scandaloso che chi lavora nei turni, di notte, nelle feste e nel soccorso attivo, con conseguenti rischi, ricevesse un riconoscimento retributivo, anche se veramente misero.

D’altronde tutte le altre OO.SS. così hanno voluto e deciso! …