L'AQUILA: USB, VIGILI DEL FUOCO SOLO PER RAPPRESENTANZA

Nazionale -

(AGENPARL) - Roma, 22 feb -

Stato d’assedio a L’Aquila, per i vigili del fuoco.

E, a spiegarne le motivazioni all’AgenParl, è il Coordinamento RdB - USB PI Vigili del Fuoco, Antonio Jiritano. 

"Finita l’emergenza terremoto noi dovevamo rientrare, ma ci siamo opposti, abbiamo fatto uno sciopero e siamo riusciti a prorogare la permanenza a L’Aquila".

Perchè chiedete di rimanere?

Il problema è che a noi, quotidianamente, nella sala crisi ci arrivano una serie di richieste per recuperare i beni, per trasportare persone nelle proprie abitazioni.

In più c’è il problema delle macerie, degli sgomberi delle strade.

Dopo lo sciopero siamo riusciti ad ottenere che il Dipartimento dei Vigili del Fuoco assegnasse del personale fisso al capoluogo abruzzese.

E’ stata fatta una mobilità straordinaria, sciorinando numeri.

Ma, questi numeri, sono ‘fasulli’ nel senso che loro hanno detto d’aver portato a L’Auquila 80 unità. Ma di questi ottanta, 30 erano già state inviate nel 2009 per sopperire alle carenze di quel periodo.

Queste cinquanta unità in più, comunque, non bastano?

Purtroppo sono tutti ragazzi giovani che hanno finito il corso da un anno.

Ma noi, possiamo mandare a L’Aquila, che è un cratere, tutti ragazzi giovani che non hanno esperienza, che non hanno effettuato i dovuti corsi di specializzazione?

Ed è per questo che siamo di nuovo in agitazione, per fare pressione sulla nostra amministrazione.

In concreto abbiamo contato che, non ci sono più di 20 persone al giorno a dare risposta alle richieste, che sono circa 50 al giorno.

Lì non c’è bisogno di numeri che vadano a fare la rappresentazione dello Stato, ma di gente specialista che sappia fare puntellamenti sulle strade, sui palazzi, e che salga ad altezze rilevanti.

Quindi, aver inviato 50 pompieri in più, vuol dire solo lavarsene le mani visto che, quelle persone, non possono essere effettivamente utilizzate.

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