L'amministrazione dei vigili del fuoco si interessa delle pubbliche relazioni ma tace sulle problematiche del servizio di soccorso
Comunicato stampa del coordinamento RdB-Cub VVF Milano
Non è certo una novità che l’amministrazione VVF non perda occasione per disperdere la credibilità che i pompieri si sono conquistati in tanti anni direttamente “sul campo”.
A livello nazionale e spesso anche a quello periferico, è un susseguirsi di iniziative estemporanee che creano disservizi e confusione.
Nel pieno della campagna “sedi VVF aperte agli anziani” che, come prevedibile, non sta portando i risultati che l’amministrazione si aspettava, è bene ricordare che questa iniziativa rilanciata su una precedente proposta del ministro della Salute, che proponeva l’utilizzo di tutti centri commerciali sul territorio nazionale che certamente sono dotati di aria condizionata, mentre è diversa la situazione delle caserme della regione Lombardia e del resto del territorio nazionale, pertanto non azzardiamo a valutare che questa estemporanea iniziativa, sia tesa a portare benefici d’immagine ai suoi ideatori (i vertici del Dipartimento e del Ministero dell’Interno), ma non certo agli anziani o ai pompieri !
Ed in periferia la situazione non può che essere peggiore.
Infatti, dopo una recente mobilità selvaggia del personale a carattere nazionale, che ha sconvolto molti comandi e creato vere situazioni di collasso, in cui la carenza di organico ha avuto come conseguenza la sospensione di ferie e turni di riposo al personale operativo.
Come al Comando di Brescia (sede dell’aeroporto di Montichiari), oppure si sono aperte vere voragini nell’applicazione del buon senso e delle normative internazionali, come ad esempio all’aeroporto internazionale della Malpensa (Comando di Varese), dove i 122 vigili trasferiti, sono stati rimpiazzati solo da 76 di nuova assunzione; senza nessuna esperienza o formazione aeroportuale, e proprio sulla vicenda di Malpensa è stata presentata una interpellanza parlamentare.
Come al Comando di Milano, dove sono stati inviati dalle scuole centrali vigili autisti permanenti neoassunti senza patente ministeriale, per cui è stato organizzato un corso in fretta e furia, e data la mancanza di autopompe perché diverse sono ferme per riparazione, sono stati utilizzati automezzi dei distaccamenti Volontari, per poter effettuare la scuola guida.
Risultato: servizio dei VVF professionisti ridotto e VVF Volontari arrabbiati perché senza automezzi di soccorso.