La Sicilia aiuti la Sicilia

Catania -

Al Presidente della Regione Sicilia

dott. Rosario CROCETTA

 

 

Oggetto: problematiche del soccorso tecnico urgente.

 

 

 

Egregio Presidente,

è ormai nota la cronica carenza di personale operativo, vigile del fuoco, che affligge tutte le province della Sicilia ed in particolare quella etnea che per collegamenti e traffici più agevolati la vede al centro di grossi problemi gestionali del soccorso tecnico urgente. Tale disaggio è stato  evidenziato già ampliamente dalla scrivente sia a livello nazionale in ambito locale. In definitiva comunque ci si è scontrati con un muro di gomma che ha visto nel silenzio la propria difesa.

La realtà operativa del Comando di Catania è tra le più complesse d’Italia, per la presenza di insediamenti industriali di terziario avanzato; di un moderno aeroporto (quarto nel Paese per traffico di passeggeri e merci); di un ambito portuale passeggeri e merci rilevanti. Se poi a ciò si aggiungono i rischi non indifferenti che incombono sul territorio orientale della Sicilia definito ad “alto rischio ambientale, sismico e vulcanico” (Catania è il comando “zero” nel vecchio SOT) ecco che si fa presto a capire perché tale provincia soffra particolarmente l’attuale situazione di carenza.

Da qui bisogna comunque sottolineare che in assenza di assunzioni centrali è di fatto la componente Discontinua/Volontaria ad essere fondamentale ed insostituibile all’interno dell’impianto del soccorso tecnico urgente.

Bisogna comunque registrare, che  nell’ ultimo mese tale insostituibile risorsa è stata di fatto ridotta al lumicino causando non pochi problemi alle squadre di soccorso che fanno perno su di loro,  in special modo nel periodo estivo, per poter reggere ai numeri che nei mesi caldi raggiungono cifre da capogiro (in questi giorni a Catania, ci scusi l’enfasi, è proprio successo l’impossibile dovendo richiamare anche personale in straordinario, causa il taglio dei discontinui che ha determinato la carenza effettiva di circa 20 unità al giorno).

Per tali motivi, ci preme sottolineare la scarsa attenzione che l’Amministrazione Centrale pone a questo personale, anche in ordine alle fornitura dei D.P.I. (dispositivi di protezione individuali) i quali in barba alle disposizioni sancite dal DL. 81 sono soggetti all’uso promiscuo (nella migliore delle ipotesi); a ciò si sovrappone il grosso problema della formazione professionale e nei richiami annuali così come previsto dal D.P.R. 76/2004, i quali non giocano a garanzia di una maggiore professionalità e soprattutto di una maggiore sicurezza individuale.  

Da tempo ormai, la scrivente O.S. chiede la conversione contrattuale (dal tempo determinato all’indeterminato) definitiva di questo personale precario, già formato professionalmente e con una lunga esperienza lavorativa alle spalle, la quale chiuderebbe una lunga battaglia ventennale eliminando numerosi sprechi e clientele di ogni genere, visti i tempi di ristrettezze economiche.

Anche attraverso il processo di reinternalizzazione dei servizi a favore sia dell’amministrazione sia di quei precari che “vittime” del sistema si troverebbero ad oggi un cartellino anagrafico parecchio pesante.

L’assunzione di personale operativo Vigili del Fuoco in tempi ragionevolmente brevi, darebbe al Comando di Catania, come a tutta la regione, una spinta propulsiva non indifferente al soccorso tecnico urgente, rafforzando tutte le attuali carenze nei vari settori professionali: Specialisti Aereonaviganti, Sommozzatori, Portuali, Soccorso Alpino Fluviale, Nucleo NBCR, ecc.. Servizi, questi che sono indispensabili in una regione come la Sicilia.  

È ormai un dato di fatto che i tagli dei richiami del personale Discontinuo/Volontario, imposti dall’attuale Governo in carica, impongono alla nostra categoria sacrifici insopportabili che si riflettono negativamente sulla richiesta continua di soccorso alla cittadinanza. Ma è infatti al presidente della regione autonoma della Sicilia che ci rivolgiamo, permettendoci di ricordarle che è in questa regione che si registra, d’estate, il maggior numero di interventi di soccorso a livello nazionale.

Per quanto sopra esposto la scrivente Organizzazione Sindacale chiede alla SV un autorevole intervento per la problematica anche attraverso un invito ad incontrarci, dove meglio potremmo spiegare e supportare quanto esposto in questa nostra.  

In attesa di un riscontro si inviano sentiti saluti.