La RdB Vigili del fuoco tra gli Aquilani.
Un ruolo sociale che non riusciranno mai ad annientare!
I Vigili del Fuoco nel cuore degli aquilani! questo è un dato di fatto inconfutabile ed indipendente dalla censura dei “comunicatori” attuata dal Dipartimento.
Parte del coordinamento RdB è stato ospite del territorio aquilano, incontrando i lavoratori dei Vigili del Fuoco e colleghi aquilani, i comitati dei terremotati e la popolazione.
Visitare oggi, in abiti civili, quelle zone in cui abbiamo operato, sicuramente ci ha dato altri tipi di emozione: a distanza di un anno dal tragico evento, la vista dei blindati dell’esercito, i militari nelle loro divise con tanto di fucile in assetto antisommossa, fa “pesare” quanto sia ancora militarizzato il territorio; va ben oltre l’immaginario collettivo lo stato di emergenza, lo stato di eccezione dove tutto è concesso.
RdB ha incontrato i lavoratori del Comando dell’Aquila: abbiamo aperto con loro un dialogo rendendoci benissimo conto che i nostri interlocutori erano colleghi speciali, colleghi che hanno dimostrato una dedizione al nostro lavoro che va ben oltre le medaglie di questo Stato.
L’incontro con i lavoratori è stato un momento per aggiornarci sulle condizione dei Vigili del Fuoco in Abruzzo e su come il Dipartimento si relaziona con i Rappresentati dei Lavoratori in questo ultimo anno e mezzo!
La nostra visita all’Aquila si è realizzata in questa fase della presenza del CNVVF in cui non vi sono decreti che garantiscano la copertura finanziaria per il pagamento del lavoro qui svolto, dove non ci sono certezze e punti di riferimento e dove tutto è giustificato da un momento di transizione per i vari passaggi di consegne:
siamo stati all’Aquila oggi quando ormai sono concluse le passerelle dei politici, dei pezzi grossi della politica e del sindacato: ora all’Aquila ci sono solo i Pompieri e le macerie.
RdB ha incontrato il Direttore Regionale e il Comandate dell’Aquila e abbiamo, se mai fosse stato necessario, riscontrato le incongruenze della mobilità straordinaria effettuata dal Dipartimento che non ha neppure in minima parte sanato le carenze del personale operativo ed amministrativo di queste sedi del Corpo.
Abbiamo ricordato ai rappresentati dell’Amministrazione locale che, fin dai primi giorni dopo il sisma di Aprile 2009, RdB ha chiesto al Dipartimento l’apertura di un tavolo per modificare la circolare 28 che regolamenta la colonne mobili, ricevendo ad oggi, un assordate silenzio da parte dei vertici del Corpo.
Regole vetuste, come vetuste sono le attrezzature messe a disposizione del CNVVF che anche in questa occasione, grazie ai suo operatori, ha dimostrato livelli indiscutibili di professionalità. Contratto scaduto sottrazione di risorse, riforma della pubblica amministrazione (decreti brunetta) ecc., questa è l’attenzione che il governo riserva ai Vigili del Fuoco.
RdB ha chiuso questo percorso tra i lavoratori incontrando i comitati di protesta aquilani.
La parola d’ordine è L’Aquila per i Vigili del Fuoco – per questo motivo che si siamo dati appuntamento a Roma il 18 febbraio per dire NO alla Protezione Civile SpA, per rivendicare la nostra dignità, per protestare contro la mortificazione dei lavoratori del Corpo Nazionale.
Quando i riflettori sulle calamità si spengono, anche i Vigili del Fuoco ritornano nel dimenticatoio, continuano a subire carenze di organico che creano selvagge mobilitazioni che non hanno alcun criterio se non quello di tappare buchi per le defezioni create dal governo.
Protestiamo contro assunzioni sempre più lente, contro la farsa di un contratto di lavoro aperto ed immediatamente chiuso.
Diciamo no ad aumenti contrattuali che non vanno oltre l’elemosina su stipendi che già oggi rasentano la fame ed a carriere da anni bloccate; contestiamo la militarizzazione del Corpo e ribadiamo il nostro NO ad una Protezione Civile che, dopo aver sottratto competenze al Corpo Nazionale, creando un dualismo che non fa certo bene alle attività di soccorso, sta per essere trasformata in società per azioni, diventando un comitato di affari ed emarginando così definitivamente i Vigili del Fuoco dalla cabina di regia della gestione di emergenze e calamità e relegandoli ad un ruolo di pura manovalanza.