La RdB-CUB vigili del fuoco rilancia la lotta
I lavoratori vogliono i soldi e non la propaganda
Lavoratori,
dopo la pausa estiva, il Coordinamento nazionale RdB-Cub vigili del fuoco, in previsione di un autunno pieno di incertezze per tutti i settori del Pubblico Impiego, si è riunito il giorno 8 settembre per affrontare al meglio la ripresa dei lavori. Nell’incontro si è discusso e approfondito tutte le questioni salienti inerenti la categoria decidendo di convocare urgentemente il Consiglio nazionale per il giorno 16 c.m. per tracciare le linee guida che ci porteranno alle prossime elezioni RSU e prepararci all’assemblea nazionale dei delegati che si terrà il giorno dopo presso la sala convegni del palazzo dell’INAIL di Roma.
Inoltre, a seguito della richiesta da noi inviata al governo e all’amministrazione di attuazione delle procedure di conciliazione nonché dello stato d’agitazione della categoria, il Consiglio nazionale, sarà chiamato a decidere le forme di lotta opportune che si dovranno intraprendere nei mesi che verranno.
L’insostenibile situazione venutasi a creare tra il personale per il mancato adeguamento dello stipendio così come sancito sul CCNL primo biennio economico 2002-2003, il mancato pagamento dell’indennità turno (applicazione della legge n. 87 del 31 marzo 2004) nonché il ritardo di oltre 10 mesi sulla chiusura del secondo biennio 2004-2005 richiede da subito un intervento significativo e forte.
Ad avvalorare la necessità di immediate mobilitazioni, si aggiungono temi più generali riguardanti tutto il mondo del lavoro come le continue trasformazioni in corso relative al TFR e al sistema pensionistico, lo smantellamento dello stato sociale, le privatizzazioni (vedi la vicenda Alitalia) la riforma della scuola. Per quanto riguarda la categoria va sottolineato il mancato inserimento dei vigili del fuoco nell’elenco dei lavori particolarmente usuranti, il tentativo di trasformazione del rapporto di lavoro, l’aumento incessante dei compiti assegnati al Corpo nazionale dovuto al terrorismo.
Aggiungiamo inoltre, che il giusto adeguamento salariale dovuto al continuo aumento del costo della vita non è più garantito e che Cigl, Cisl e Uil, in attesa di futuri cambi di governo, subdolamente tacciono. In poche parole ricomincia la concertazione a spese dei cittadini e dei lavoratori.
I problemi del Corpo nazionale, sono dovuti alla negligenza e al disinteressamento del Dipartimento che per mantenere integro l’operato del Governo propaganda all’opinione pubblica un aspetto efficiente dei vigili del fuoco come accaduto in occasione dell’assistenza agli anziani o nei casi di interventi NBCR. Le problematiche quelle vere si cerca di non diffonderle; gli stipendi, la carenza di personale o l’inefficienza dei mezzi di soccorso sono nascoste dietro alle menzogne del Governo, alle uniformi indossate dagli ausiliari nelle occasioni di rappresentanza o agli aeroplani e alle autovetture berlusconiane da 250 milioni utilizzate per le passeggiate propagandistiche di chi rappresenta questo Corpo.
Si invitano pertanto i lavoratori a mobilitarsi rivendicando quanto dovuto dimostrando al governo che i vigili del fuoco non hanno alcuna intenzione di aspettare o farsi prendere in giro dalle propagande elettorali di chi li amministra.
In allegato a questa notizia nel sito www.rdb115.org il testo della lettera di conciliazione inviata al Presidente del Consiglio il 9 settembre.