La RdB-CUB incontra il Capo Dipartimento ribadendo le motivazioni della contro-manifestazione del 30 settembre!

Nazionale -

Lavoratori,

questa mattina abbiamo avuto un incontro con il Capo Dipartimento Prefetto Tronca per chiedere il ripristino delle corrette relazioni sindacali a tutti i livelli e per sottoporre alla sua attenzione alcuni importanti problemi che affliggono il Corpo nazionale.

Riguardo ai fondi stanziati dal governo, il Capo Dip. Tronca ci ha confermato, senza nascondere una certa enfasi riguardo “all’attenzione” che l’Esecutivo sta avendo verso i VV.F., le risorse di cui eravamo già a conoscenza per assunzioni, automezzi, indennità, ecc… tutti fondi che abbiamo già giudicato insufficienti in altri comunicati per garantire un turn-over adeguato, un salario che assicuri il recupero del potere di acquisto, e mezzi di soccorso moderni e affidabili.

Riguardo le corrette relazioni sindacali, il Capo Dipartimento ci ha comunicato che dai primi giorni di ottobre avvierà un calendario di incontri con tutte le OO. SS. sui molteplici argomenti che riguardano il Corpo nazionale; calendario che a detta dello stesso prefetto avrà cadenza quindicinale.

Dopo questa introduzione, Capo Dip. Tronca è entrato nel discorso della “festa” del CNVVF, che a suo dire è un’occasione unica per dare il giusto riconoscimento ai vigili del fuoco per tutte le calamità che sono stati chiamati ad affrontare; peccato, diciamo noi, che si tratti solo di medaglie da appendere ad una bandiera e non risorse economiche adeguate che diano uomini, mezzi, e veri aumenti di stipendio per i pompieri.

Sempre a riguardo della festa del 30 settembre p.v., il Capo Dipartimento ha invitato la RdB-CUB ad astenersi da ogni forma di contestazione, auspicando che per quel giorno si resti tutti coperti e allineati come si addice ad un “corpo inquadrato nello stato” e che bisogna “rispettare i simboli e la bandiera”. Tale invito non può essere accolto non solo per le motivazioni esposte nei comunicati ma anche alla luce del continuo peggioramento delle condizioni di lavoro che l’amministrazione quotidianamente partorisce, come ad esempio la squadra con soli 3 operatori.

Noi rispettiamo tutto e tutti, ma se non tiriamo fuori la testa al momento giusto si rischia di soffocare.

Proprio in un giorno in cui i vigili del fuoco sono al centro dell’attenzione noi vogliamo mostrare al paese che esiste un’altra faccia della medaglia, quella di un corpo nazionale che fatica a garantire un soccorso pronto, efficiente e professionale per la salvaguardare tutti i cittadini e i loro beni.

Tragedie come quella dell’Abruzzo e di Viareggio insegnino che non bisogna mai abbassare la guardia sulla prevenzione e previsione dei rischi; e che i vigili del fuoco devono operare come struttura apicale della Protezione Civile Nazionale e non come manovalanza per passerelle politiche e clericali che sfilano presso gli scenari di tragedie infinite solo per un ritorno di immagine.