La quinta colonna in movimento da Roma direzione Milano!
in allegato documento unitario
La quinta colonna Confsal a difesa del dirigente di Milano
Certo che il dirigente di Milano deve essere proprio messo bene, si è addirittura scomodata la segreteria nazionale Confsal per difenderlo! D’altra parte è così ben abituato a livello provinciale…
E’ però singolare il comunicato stampa del 16 marzo us, sulla consegna del tapiro.
Infatti di tutta questa faccenda non si capisce come mai una spiegazione così dettagliata e corroborata di dati, non l’abbia data il dirigente stesso al momento dell’intervista… non era più semplice?
Si è invece avventurato sul terreno delle cifre, affermando che a Milano in Sala Operativa sono in numero equivalente o proporzionale ad altri comandi (tutto da verificare…), come è da verificare che ci sia sempre il numero previsto (che da gennaio 2011 non si sa bene quale sia…) e soprattutto il piccolo particolare che a Milano (come molti comandi di prima assegnazione e che vale anche per i mezzi di soccorso), essendoci una grossa prevalenza di personale giovane, ad alcuni di questi viene fatto il corso “115” (più o meno “volontariamente”) e quindi impiegato in SO.
Ovviamente la mancanza di anzianità, anche se supportata da buona volontà, non sopperisce all’esperienza, sia sui mezzi di soccorso, che in SO… ma queste sono cose note a chi di mestiere fa il vigile del fuoco!...
Dopo le prime risposte imbarazzate, il dirigente ha portato la troupe in SO cercando di dimostrare che le unità fossero 7, peccato che invece al momento della ripresa fossero 5, di cui 2 cs e 1 vp anziani, 2 vp molto più giovani, un capo servizio che secondo il dirigente tra le 1000 incombenze dovrebbe anche coordinare la SO (non certo rispondere ai telefoni…), un vp che si è intravisto, ma che risponde al centralino non di soccorso e un altro cs che è l’autista tuttofare del dirigente; e questo in un periodo di cosiddetta calma, non come l’8 febbraio scorso dove si era in balia di migliaia di chiamate e centinaia di interventi.
Forse quello che non sa Confsal (riferito anche da colleghi sui mezzi di soccorso è che non si capisce per quale motivo capiti) che chi fa il 115 in certe zone o momenti, aggancia il 112 e che il dischetto che informa l’utente di essere collegato ai VVF, è stato ripristinato dopo l’incursione di Striscia…
O vogliamo parlare del megaprogramma 115 che tra i suoi pregi ha quello di aver allungato i tempi di inserimento dati e di essere un continuo work-in-progress a distanza di anni dalla sua inaugurazione?...
Per quanto riguarda i VD non si capisce dove sia saltato fuori che abbiano attribuito al comando i mancati pagamenti, hanno detto solo che hanno degli arretrati da prendere e basta!… e scusate se è poco.
O si voleva far tacere anche questa categoria di sfruttati del CNVVF e senza voce in capitolo?
Oltre alle carenze nazionali che sono ovvie, si confermano però le responsabilità del dirigente provinciale e non si capisce questa difesa d’ufficio? O forse a Milano si capisce fin troppo bene!...
Per quanto riguarda la visibilità sindacale, la si conquista! Sarebbe stato meglio che il segr naz Confsal avesse chiesto al suo collega milanese cosa è successo il 12 marzo scorso durante la consegna del premio “buoni e bravi”; dove le scriventi hanno organizzato un presidio di protesta per cui il capo dipartimento ha voluto incontrare una delegazione delle stesse, dispensando il rappresentante Confsal che si era intrufolato nella delegazione, lui che era arrivato con un mezzo di servizio non per protestare, ma per assistere alla premiazione!
Insomma un penoso caso di “succhiaruota” sindacale, altro che visibilità televisiva!!!!
U - confsal naz marzo 2012