La perpetua incoerenza amministrativa: in che mani siamo capitati!
Lavoratori,
Nella giornata odierna al comando provinciale di Catanzaro, si è manifestato uno strano accaduto, una sorta di prova dell’ anarchia che regna nei meandri dei corridoi dell’ amministrazione. I nostri aspiranti discontinui, chiamati tempo fa, a fare le prove inerenti al loro lavoro, oltretutto con riscontro positivo; sono stati convocati nuovamente senza alcun apparente motivo, per svolgere delle ipotetiche prove per una seconda volta. Lo sdegno risultava evidente sui volti di questi ragazzi novellini, ancora ignari della poca organizzazione che inonda i veterani regalmente accomodati sulle poltrone degli uffici. Ma noi invece lo sappiamo bene ciò che accade, noi possiamo dare tutte le spiegazioni del caso a questi poveri ragazzi, perché siamo gli ormai logori “ dipendenti” , spiazzati da questi gesti. Inutile dire che il rimanere basiti non basta, mentre si vede un ragazzo volteggiare sulle scale , senza la “divisa” adatta, peraltro di normativa ministeriale, sostituita da una carinissima tutina che si avvicina molto a quella dei meccanici. Oggi lì sulle scale c’ erano degli ignari precari, manovrati da un burattinaio poco professionale, che mentre li fa muovere intreccia i fili, creando solo un groviglio problematico da sciogliere. La verità è che serve più di una bella “ giustificazione della mamma” a spiegare determinate azioni, specialmente se fatte da chi deve far girare un sistema di dipendenti efficienti e contenti di svolgere attività così delicate. Ancora una volta siamo qui a puntare il dito sui metodi amministrativi poco consoni adottati. Ci sentiamo in dovere di porre una semplice domanda: secondo voi è più probabile che le lamentele provengano da centinaia di dipendenti che hanno perso il lume della ragione , o che ci sia qualcuno che in realtà amministra spesso in maniera unilaterale e corrotta, questo amato ma ormai disastrato Corpo Nazionale??
Ai posteri l’ ardua sentenza.