La pensione dei Vigili del Fuoco: svenduta dai sindacati di regime

Lavoratori,

potremmo solo scrivere: Avevamo ragione! lo abbiamo scritto in tutte le lingue … abbiamo indetto una serie di scioperi… lo abbiamo detto in tutte le assemblee, ora è confermato dal Governo che i “pompieri “ devono restare sulle autopompe fino a 62 anni per il momento … nel prossimo futuro un po’ peggio!!! E di questo dobbiamo dare merito a quanti si propongono come organizzazioni dei lavoratori che hanno sostenuto la riforme del lavoro e della previdenza!!

Come USB, non faremo un solo passo indietro nel continuare con le azioni di lotta per ricostruire un sistema di garanzie e diritti sindacali e personali nel mondo del lavoro e sul sistema pensionistico.

Ma l’indignazione è maggiore quando dopo la riunione dell’altro giorno leggiamo dai siti delle altre oo.ss. che sono allarmati ed aspettano il testo definitivo per organizzare mobilitazioni!! Ma a chi vogliono imbrogliare!!?? Ma cosa ce da aspettare?

Andiamo per ordine e prendiamo in considerazione il sindacato che oggi vorrebbe far credere di fare l’opposizione al Governo Monti, la cgil; degli altri, è meglio non parlarne, visto come stanno sostenendo e con forza il Governo dei “tecnici”

  1. il capogruppo al senato del PD .. ringrazia il Ministro Fornero per la determinazione mostrata nel portare a termine questa riforma …..

  2. Governo, Unione Europea.. industriali ringraziano a loro volta il PD --- ed una cgil subalterna al PD !!

La verità esce fuori ed è quella che dentro la “crisi“ i mercati finanziari, le banche ed i padroni hanno un solido punto di appoggio: la complicità dei sindacati di stato una complicità che regala risultati a discapito del mondo del lavoro.

La vicenda delle pensioni è emblematica, quello che il precedente Governo NON sarebbe stato capace di fare per evitare la reazione dei lavoratori che assicurano il soccorso e l’incolumità pubblica come i Vigili del Fuoco e quelli della sicurezza. E’ invece stato possibile al Governo tecnico, grazie alla complicità della cgil che non ha alzato un dito ben poco ha detto e molto poco ha fatto contro questa riforma , forse per non disturbare il macchinista?

La domanda viene spontanea: ma il sindacato tutto per difendere e sostenere gli interessi dei lavoratori non dovrebbe praticare l’indipendenza dalle forze politiche? Ma se così non è allora la situazione cambia: si dichiari!

Hanno giocato sull’inganno verso i lavoratori dichiarando uno sciopero fantasma contro quella scelte politiche che loro stessi hanno avallato ed allo stesso tempo provocando un forte arretramento del movimento dei lavoratori.

Lavoratori bisogna uscire da questa gabbia di complicità con il Governo, i lavoratori devono stare con le organizzazioni sindacali che, realmente hanno fatto dell’indipendenza dai partiti politici la loro scelta prioritaria praticandola ogni giorno e su tutti i terreni di intervento. ne essere attratti dal canto delle sirene dei “ nuovi“ Masaniello alla ribalta, dove le vittorie sono tutte loro le sconfitte e demerito degli altri.”!!!

Come pretendono ora di organizzare i lavoratori contro il sistema pensionistico che ci porta a 62 anni per andare in pensione e nello stesso tempo essere gli alleati di Governo?

 

NON si possono giocare più parti in una commedia i lavoratori sono “costretti oggi a scegliere se farsi imbrigliare o lottare per evitare di vedersi una pensione ridotta ed un allungamento degli anni lavorativi. E NON c’entra la crisi altrimenti avevano altre risorse ed altri modi per recuperare soldi ??

Ormai non c’è più tempo ! Lavoratori NON avete alternative o state con il sindacato che serve con il sindacato dei lavoratori OPPURE avete scelto di stare con il sindacato dei partiti politici, contro il lavoro … in mezzo ora non potete stare più!! La prospettiva che si apre sarà più grave di quanto possiamo immaginare!

NOI dobbiamo lavorare in senso opposto controcorrente: spiegare alla gente del Corpo nazionale V.V.F che solo con la nostra forza di lavoratori possiamo ribaltare la situazione, basta solo prendere coscienza che il tempo dei giochetti concertativi sono finiti.