LA PAURA FA 90… ANZI 73!

Chiudere le porte a controlli esterni e alla Procura della Repubblica non potrà nascondere le vostre responsabilità e il vostro disinteresse per la salute e la sicurezza dei lavoratori!

Roma -

Lavoratori.

Era accaduto esattamente un anno fa che la dirigenza romana chiudesse le porte in faccia al Nucleo Antisofisticazione dei Carabinieri di Roma che, su nostro esposto, voleva portare a termine un’ispezione nei locali mensa della sede di Civitavecchia. Il nostro esposto era conseguente al fatto che ci pervennero foto e video che riguardavano la cucina di quella sede, dove si vedevano scarafaggi ovunque, scarsa igiene e cibo conservato non correttamente.

Il giorno 15 settembre u.s., sempre presso la sede di Civitavecchia, su mandato della locale Procura della Repubblica si è presentato un ispettore del lavoro per effettuare dei controlli sulla situazione igienico sanitaria in cui versa la sede. Anche questa “visita” è scaturita da un nostro esposto presentato un anno fa, dopo aver provato in ogni modo di richiamare l’attenzione del comando di Roma e del Servizio Sanitario Nazionale VV.F. (con tanto di dossier fotografico) sulla situazione disastrosa di quella sede di servizio (e non solo quella!).

Ancora una volta è scattato il diniego da parte della triade dirigenziale romana che, in questo caso, visto che l’ispettore veniva su mandato del Procuratore della Repubblica sarebbe servito a ben poco se non fosse stato per la disponibilità di quest’ultimo a non andare allo scontro istituzionale. Infatti, da quanto ci è stato riferito, durante un colloquio telefonico l’arroganza di un dirigente in particolare avrebbe potuto costringere l’ispettore a tornare subito dopo accompagnato dai Carabinieri per eseguire il mandato della Procura (cosa buona e giusta). Purtroppo, anche in questo caso, è scattata la solita “cortesia istituzionale” che ha portato a concordare una prossima ispezione alla presenza di un funzionario delegato il giorno 29 settembre p.v…. È come avvisare un latitante che in tal giorno le forze dell’ordine faranno un blitz nel suo covo, incredibile!

La domanda nasce spontanea: “Se il dirigente di Roma pensa di essere in regola su tutto (mensa e sicurezza nei luoghi di lavoro), per quale motivo ha paura di far entrare degli enti esterni qualificati per “certificare” che tutto sia in ordine?”

La verità la conosciamo tutti: “Le mense sono tutte carenti per quanto riguarda i requisiti igienico sanitari e la qualità dei cibi; le sedi di servizio presentano problemi strutturali, di sicurezza e di igiene (il caso dell’invasione di pulci nella sede di Bracciano è solo l’ultima testimonianza di ciò che stiamo affermando).

NAS, Procura della Repubblica… tra poco speriamo intervenga anche la Corte dei Conti.

Ora attendiamo che la giustizia faccia il suo corso, perché questa amministrazione non può continuare a nascondere la polvere sotto il tappeto! Avremmo voluto affrontare tutte queste questioni seduti a un tavolo con una dirigenza meno arroccata sulle sue posizioni, ma con chi continua a nascondere l’evidenza e a celarsi dietro i dinieghi non possiamo far altro che seguire altre strade per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori.

 

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