LA PAURA FA 90!

Padova -

Assistiamo al solito teatrino, evidenziamo le carenze di una amministrazione che amministra zero risorse, e che in premessa non vuole essere messa a nudo di fronte all’Italia intera e ci vieta di registrare la video procedura di conciliazione a seguito di Stato di Agitazione del Veneto.


Bello nascondersi dietro una foglia di fico vero? Cosa si ha da nascondere da non poter essere messi in streaming durante una procedura di conciliazione? La macchinosa amministrazione non ha ancora capito che non è al passo con i tempi e la trasparenza di una procedura passa anche attraverso la diffusione di media.


La richiesta della registrazione video scaturisce dall’esigenza dei lavoratori di poter partecipare e condividere l’operato sia sindacale che dell’amministrazione.


Veniamo al dunque.


Che siamo in prima linea lo si sapeva già, ma che si era paragonati ad un qualsiasi altro settore pubblico tipo ad esempio il corpo docente nazionale, questo ci sembra assurdo. Infatti come se fossimo degli insegnanti, noi VVF seguiamo il “Protocollo” del ministero della sanità, non facciamo alcuna prevenzione, e ci rimettiamo alle decisioni del legislatore che, con 30 gg di ritardo rispetto alla pandemia quando va bene, ci dice cosa dobbiamo fare per salvaguardare la nostra salute e quella delle nostre famiglie.


Una barzelletta farebbe meno ridere!


D’un tratto non prendiamo alcuna decisione mirata a prevenire i contagi, il D.Lgs. 81/08 passa in second’ordine in tutti i comandi del Veneto ma non in quello che ha nominato e formato gli RLS guarda caso, che ha provveduto ad attivarsi fin da subito in modo autonomo e senza aver paura di “essere messo in cattiva luce verso altri enti “ come spesso dichiara il direttore regionale.


Paura?


Addirittura si dichiara, in più occasioni, che i casi di positività in Veneto sono tutti contagi fuori dal lavoro. Restiamo basiti come un dirigente generale dei VVF abbia la pretesa di conoscere più lui che tutta la comunità scientifica.


Nessuna procedura per accelerare i tamponi ai VVF; seguiamo la lista imposta dal Ministero della Salute; quando sarà, sarà e che fretta c’è?


Sui medici competenti stendiamo un velo pietoso! Li avete messi lì al loro posto, non per salvaguardare la salute dei dipendenti, ma per creare un filtro e rimpallarvi le responsabilità in casi di mancata tutela del lavoratore; non gli fate gestire neanche la privacy dei referti dei dipendenti, che si interfacciano con gli uffici risorse umane sbandierando ai quattro venti le diagnosi!


Intanto con decisione autonoma e specifica però, imponete l’orario di lavoro 24/24 al comando di Padova. Già gli infortuni cominciano e anche qui ci riserviamo di andare oltre quelle che sono le prerogative sindacali.


Non abbiamo fissato la data dello sciopero per il semplice motivo che, vista l’emergenza in atto, attendiamo di avere il benestare della commissione di garanzia; non siamo degli irresponsabili come Voi che della nostra salute vi interessa solo dopo che il legislatore ha emanato il protocollo.


Ora sappiamo che l’amministrazione ha paura di decidere, ha paura di prevenire, ha paura di salvaguardare la salute dei dipendenti e di preservare la salubrità dei luoghi di lavoro, ha paura di una diretta streaming, ha paura di un confronto leale e a testa alta, sappiamo anche che una amministrazione che ha paura, quel poco che amministra, lo amministra sicuramente male!


Non a caso, la proposta di conciliazione è arrivata dalla parte sindacale, come spesso accade, a causa dello schieramento a favore dell’amministrazione di chi dovrebbe presiedere e cercare di calmierare le rivendicazioni sindacali. A sostegno della nostra tesi la mancata volontà di correggere un verbale nella parte delle nostre dichiarazioni… cosa incomprensibile e che crea ancora più attrito tra la parte sindacale e l’amministrazione. Che senso ha non accettare una modifica al verbale di conciliazione non ancora firmato?


Ai posteri l’ardua sentenza.

 

Il Coordinamento Regionale USB VVF Veneto