La MOBILITA'

… non interessa a nessuno. In particolar modo le organizzazioni sindacali che avendo superato quasi indenni le elezioni RSU ora posson

Roma -

Nel frattempo che tutti avranno dimenticato, tireranno fuori dal loro cilindro magico un'altra farsesca iniziativa di facciata e così i lavoratori saranno nuovamente disorientati.

E' dal mese di maggio 2001 che la RdB chiede con interventi scritti e verbali, all’Amministra-zione di far rientrare il personale nelle province di appartenenza, senza ottenere un minimo riscontro. Anzi, hanno tentato in più occasioni di divulgare dati, DPCM e quant'altro per rallentare ed impedire l’attuazione.

Siamo veramente stufi ed offesi per l’indegna "cagnara" che sta avvenendo su questo tema, si fa offesa all’intelligenza dei lavoratori, i quali spesso sono costretti a pendere dalla bocca del "sindacalista" di turno.

Cgil, Cisl e Uil con le loro scelte avallano le politiche dell’Amministrazione che non procede ad effettuare la mobilità, pur in presenza di una circolare già emanata.

Forse siamo troppo ingenui e non capiamo le "opportunità politiche"? Mah!

In effetti nel breve periodo non ci sono possibilità di grandi scossoni sul piano sindacale, quindi tutto con “caaalma”…quando c'è tempo e oggi pare sia tempo di "meritata attesa".

E poi cosa può importare della condizione familiare e di disagio personale di qualche dipendente, distante dai propri affetti, in una riorganizzazione generale del ministero, che si preoccupa prioritariamente di sistemare 50 prefetti ed altrettanti dirigenti, secondo una logica burattinaia predefinita.

Lavoratori, quando saremo capaci in piena autonomia di decidere con la nostra testa, senza farci amministrare e rappresentare da gente che secondo le circostanze e le amicizie, attua la mobilità, a volte dopo un mese, in altri casi dopo anni ? Oppure sentire il contrario di quello che si è detto il giorno prima ?

Quel giorno, forse, avremo veramente, in categoria, la possibilità di determinare le scelte che ci riguardano; per il momento “onore” al ripensamento!!!

Abbiamo l’impressione che dopo questo nostro ulteriore intervento, l’Amministrazione ci riservi nuove mosse, probabilmente produrrà un nuovo pasticciato accordo, a metà tra una mobilità e nuovi concorsi, creando nuove aspettative tra i lavoratori. Nel frattempo passeranno altri mesi ed i lavoratori, sempre con la speranza appesa per un possibile trasferimento, si manterranno buoni e calmi.

La RdB dice ORA BASTA!

Il 15 febbraio la RdB scenderà in piazza a Roma per chiedere al Ministro di assumersi le sue responsabilità politiche nei riguardi del Corpo nazionale vigili del fuoco.

Basta con la politica "parolaia"

Partecipiamo numerosi alla lotta per i nostri diritti

Vi invitiamo a non smarrire la memoria sulle nefandezze che sistematicamente subiamo.

Tutti in piazza con coreografie varie e gli operativi con elmo e nomex