LA MISURA E' COLMA

I NUMERI LO DIMOSTRANO. AL 97% LE ADESIONI DEL PERSONALE IN SERVIZIO

Padova -

 

COMUNICATO STAMPA

Adesione pressoché totale del personale in servizio oggi al Comando di Padova, dimostrazione lampante che la misura è colma e si richiede a gran voce un rilancio del soccorso e degli stessi operatori, continuamente silurati da tagli che pregiudicano l’operatività.
Sebbene nei giorni scorsi il Prefetto di Padova e il Comandante Reggente si siano adoperati per trovare una risoluzione alle problematiche dei Vigili del Fuoco Padovani, la nostra Organizzazione Sindacale ha comunque dichiarato lo sciopero in quanto le misure proposte sono state considerate del tutto insoddisfacenti.
Negli anni abbiamo assistito ad un progressivo impoverimento del soccorso tecnico urgente, nonostante ciò i Vigili del Fuoco hanno sempre risposto con professionalità e senso del dovere.
Ora però si è giunti ad un livello preoccupante e si rischia di portare soccorso in troppo pochi e con ritardi non ammissibili.
Padova e provincia conta quasi un milione di abitanti e necessita di almeno altri 40 operatori.
Con l’apertura del distaccamento di Abano Terme non sono arrivate ulteriori risorse in termini di uomini e mezzi e di questo passo la chiusura, sebbene temporanea, non è più un miraggio.

Noi Vigili del Fuoco abbiamo bisogno di:

  • il rinnovo del contratto fermo da 9 anni per uno stipendio dignitoso rapportato ai rischi;
  • un rinnovamento del parco automezzi e delle attrezzature;
  • l’aumento della dotazione organica complessiva per garantire un soccorso adeguato e insicurezza per gli operatori;
  • il riconoscimento della categoria usurante e la garanzia della copertura INAIL in caso di infortuni;
  • la realizzazione di un progetto di protezione civile che veda realmente il corpo nazionale come componente fondamentale;
  • una riforma pensionistica che porti ad uno svecchiamento del C.N.VV.F.

Siamo con l’acqua alla gola recita lo slogan che i lavoratori del Comando di Padova hanno adottato per sensibilizzare l’opinione pubblica, la politica e la nostra amministrazione a far si che venga tutelato il lavoro e l’efficienza della macchina dei soccorsi. Ora sta a loro provvedere, a tutela dei cittadini.