La macchina del soccorso funziona a scartamento ridotto

 

Ravenna -

È accaduto pochi giorni fa precisamente la notte del 19 maggio al distaccamento portuale di Ravenna e come USB VVF PI non vogliamo diventare complici di una improbabile gestione del soccorso.

[Si precisa che il distaccamento in questione da sempre, causa accordi sindacali di vecchissima data, ha coperto non solo il servizio nautico ma anche quello terrestre. Di fatto è stata assegnata un’area di competenza d’intervento vasta, non rispettando la circolare 24 e successive modifiche, disponendo se va bene di una partenza di quattro unità permanenti e un discontinuo.]

Si sapeva dal turno prima della carenza del discontinuo.

Il capo turno provinciale nel rispetto delle circolari dell’amministrazione centrale, si è prontamente adoperato per la ricerca di una soluzione, ovvero rispettare il numero minimo della squadra e cioè il 4 + 1.

Tuttavia dopo aver parlato con il responsabile del personale svanisce quasi immediatamente ogni prospettiva di soluzione, in quanto il vice comandante ha negato ogni possibilità.

Per dovere di cronaca i discontinui fruiscono del salto programmato (un turno di riposo dal servizio), e in passato nei momenti di carenza di personale questi sono stati richiamati in servizio facendoli rinunciare al risposo. Questa volta il responsabile del personale ha esplicitato un secco diniego.

Il capo turno non si da per vinto e cerca una ulteriore soluzione.

Ravenna da qualche anno è stata ed è sede di corso sommozzatori, anche quest’anno il corso è stato regolarmente avviato utilizzando personale ad ogni titolo dal personale volontario a quello permanente. Una parte di quest’ultimo è stato sottratto dai rispettivi turni per svolgere servizio giornaliero, rendendo, a nostro avviso, ancora più difficoltosa la gestione del soccorso ordinario da parte dei capi turno. Viene comunque chiesto al responsabile del corso sommozzatori uno dei due vigili discontinui che di notte svolgono l’attività di sorveglianza alle attrezzature utilizzate per il corso SMZ (che vengono lasciate sulla diga sud dell’imboccatura del porto). Anche questa volta la risposta è stata negativa. Pertanto in conclusione, con questo breve aneddoto, come USB VVF PI, vogliamo mettere in evidenza lo scarso interesse mostrato in seno al garantire il dispositivo del soccorso da parte dei nostri Gestori provinciali.

Denunciamo una pratica ordinaria che denota scarsa sensibilità al soccorso giacché le attività a titolo oneroso, da parte dei nostri tecnici e dirigenti, rappresentano la priorità, mentre le attività organizzativo gestionali legate al soccorso tecnico urgente, se accade che si chiudono squadre di soccorso, evidentemente sono tutt’ altro che prioritarie.

Chissà cosa ne pensano il Primo Cittadino e la cittadinanza ravennate tutta?