Liguria, fine dell'elisoccorso pubblico

Genova -

 

Grazie capitano Enrico, la nostra organizzazione difende la tua memoria con la lotta e non con le parate esenti di fatti concreti.

Siamo prossimi alla scadenza della Convenzione Elisoccorso ormai a “singhiozzo” (solo 115 gg annui garantiti), dell’ultimo servizio di questo genere presente sul territorio italiano a carattere totalmente pubblico; un accordo tra Regione Liguria e Ministero dell’Interno che ha garantito per oltre trent’anni, un servizio eccellente su tutto il territorio ligure in ogni scenario emergenziale.

Col passare del tempo, abbiamo visto consumarsi ed estinguersi le sue capacità di sviluppo, dovuto alle politiche privatistiche regionali e nazionali e ad una incapacità organizzativa dello stesso Corpo dei VVF, in primis con l’abbandono di investimenti finalizzati al volo notturno (cosa avvenuta sino ai primi anni 2000) e successivamente con l’incapacità di far fronte ad un turn over di pensionamenti che ne hanno “decimato” di fatto la risposta operativa, portandola da 365 gg annui a 115 gg (garantiti), impedendo così una trasmissione di alta professionalità ed esperienza acquisita nel tempo.

Il “tetto” dei 115 gg, in realtà è stato notevolmente superato e risolto nei fatti, grazie alla presenza e disponibilità di personale proveniente dai Reparti Volo di altre regioni italiane e al velivolo sempre operativo.

La Convenzione Regione Liguria - VVF, scadrà a giugno 2023 e alle domande in merito ad un possibile rinnovo, rivolte da codesta OS all’Amministrazione VVF, si sono risolute semplicemente con un “vi faremo sapere….buona giornata”.

Se il Dirigente Regionale VVF in carica, ha cercato di difendere “a spada tratta” questo servizio in totale autonomia e isolamento, non è riuscito comunque a ottenere negli anni il necessario consenso e coinvolgimento dei vertici dell’Amministrazione Centrale, per intraprendere un percorso di investimenti finalizzati al potenziamento del servizio ma anche al suo semplice mantenimento.

Infatti, ad esempio il volo notturno un obbiettivo perseguito e quasi raggiunto in passato dall’Amministrazione VVF, oggi sembra del tutto abbandonato almeno per quel che riguarda il Reparto volo VVF della Liguria.

Spesso accade che le economie proventi dalla Convenzione, vengano utilizzate per sopperire agli insufficienti stanziamenti finanziari inviati dal Ministero Centrale alle Direzioni Regionali, necessari alla sopravvivenza della “macchina” del soccorso pubblico in tutte le sue funzioni quotidiane del normale Soccorso Tecnico e non utilizzate esclusivamente in progetti finalizzati alla miglioria del servizio di elisoccorso.

Considerato che, a breve la flotta aerea dei VVF sarà composta da 38 nuovi velivoli di ultima generazione (Leonardo 139) del costo di circa 800 milioni di euro e dotati di kit sanitario, che si andranno ad aggiungere agli oltre 60 velivoli già presenti sul territorio italiano, come OS non comprendiamo come questo tipo di accordo Regione-Stato, non possa essere esteso su tutto il territorio nazionale o in parte di esso.

Le conseguenze delle scelte passate e di oggi, sono ormai evidenti, il servizio di elisoccorso sta per completare la sua privatizzazione, con costi triplicati per le casse della Sanità ligure.

Nella nostra regione, stiamo assistendo allo smantellamento del servizio sanitario pubblico, attraverso la chiusura di presidi ospedalieri e diagnostici, in favore della privatizzazione.

L’elicottero sta diventando lo strumento necessario, per garantire la “transumanza” di pazienti con patologie che spesso NON RISULTANO TEMPO DIPENDENTI verso gli ospedali del Capoluogo genovese ed extra regionali, incrementando i voli di eliambulanza in maniera esponenziale, per cercare di sopperire alle drastiche carenze sanitarie dei territori “periferici”, incidendo così ulteriormente sulla spesa pubblica a favore dei soggetti privati.

Sino al 2018, i cittadini liguri spendevano circa 2.000.000 di euro annui per un servizio 365gg annui su tutto il territorio ligure, oggi questa cifra è triplicata, con la trasformazione del servizio pubblico a privato “a gettone”, dove il profitto si traduce produttività e non in qualità e attenzione della spesa sanitaria e dove più voli più guadagni.

Oltre all’imminente scadenza dell’accordo Regione-VVF, sembra ormai prossima l’apertura di una seconda base “temporanea” H 24 (diurna-notturna) di elisoccorso privato presso l’aeroporto di Luni da parte di Airgreen, soggetto privato, che nel 2019 si aggiudicò una gara di appalto del valore di oltre 33 milioni euro per un contratto di durata 7+2 anni con l’esclusiva del solo ponente ligure.

L’apertura di una ulteriore base di elisoccorso “fissa”, prevede comunque che la Regione Liguria eroghi un bando di gara dedicato e come OS siamo preoccupati che la dicitura “temporanea”, rappresenti una sorta impegno a garantirne la prelazione.

Probabilmente, l’accordo con i VVF verrà nuovamente precarizzato, lasciando le briciole del servizio esclusivo nei Week-end e feste comandate (115 gg annui) poiché i numeri di medici ed infermieri dedicati all’elisoccorso, saranno comunque insufficienti per essere utilizzati su tre basi elisoccorso, due private ed una pubblica tutti i giorni dell’anno.

Come Organizzazione Sindacale riteniamo irricevibile il metodo autoritario privo di democrazia che Regione Liguria e Dipartimento VVF mettono in campo riguardo questo capitolo di Soccorso che risulta chiaramente privatizzato nel suo indirizzo, dove Lavoratori e Cittadini subiscono e pagano scelte sbagliate e mai sono resi partecipi alla costruzione di un Servizio Pubblico efficiente.

 

USB VVF Liguria

 

SCIOPERO NAZIONALE 26 MAGGIO 2023