La Festa della Patrona a Catanzaro.

Catanzaro -

Una festa a costo zero, questo ci riferiscono i lavoratori.

 

Una festa senza pranzo (!) anzi proprio dalla quota per il pranzo dei Vigili sembra che la ditta -d’accordo col Dirigente- ha tagliato una quota parte della mensa ordinaria per “offrire” il buffet.

Per 364 giorni all’anno i Vigili lamentano gravi inadempienze sulla mensa, ed il 365° giorno, in occasione della festa della loro Patrona vengono fregati ancora di più logica vorrebbe che soffriamo tutto l’anno ma il giorno della festa … è festa! ed invece NO! perché l’amministrazione deve rimanere coerente tutto l’anno quindi SBOBBA però questa volta in forma ridotta? Senza contare la sceneggiata tragi-comica per il ritiro delle onorificenze; qualcuno dimenticava stranamente di salutare il Dirigente -e , dietro le quinte “”nostrani umettatori “”li implorava di non dimenticarsi-.

I Vigili ignorati, derisi, malversati per 365 giorni all’anno anche sulle problematiche della mensa, anche il giorno della Festa devono fare il digiuno!

Sembra che in qualche sede periferica il pranzo è stato : una ”cartata” di pizzette!

 

Neanche un biglietto d’auguri che raggiungesse quei lavoratori assenti dal servizio anche per infortuni sul lavoro! O impossibilitati a presenziare.

 

Ma oggi non vogliamo parlare delle solite problematiche : mancata menzione dei Vigili precari di Catanzaro, sparsi per l’Italia ma richiamati per presenziare alla cerimonia religiosa. Fanno sempre corollario.

 

Non vogliamo parlarvi delle croci d’anzianità : a Catanzaro i Vigili hanno già la loro croce -ben pesante- da due anni a questa parte.

 

Parliamo della festeggiata, Barbara.

Una giovane, figlia di un potente pagano romano; una giovane che aveva una sua idea, una sua vita, una sua volontà, che voleva difendere a tutti i costi e che gli costò la morte.

Barbara, una giovane come tantissimi di quelli dei nostri giorni che scendono in piazza a difendere le loro idee, il loro futuro e prendono manganellate sui denti e lacrimogeni a tradimento.

Barbara mille anni fa era una di loro; si sarebbe potuta chiamare Elisa (Claps) oppure Emanuela (Orlandi) ragazze che trovarono la fine in ambito particolare, laddove la Verità dovrebbe essere il Verbo supremo ma…!!!! ……...

 

Barbara, una, come le migliaia di giovani abusati nelle loro idee, nelle loro volontà, nelle loro vite, nel loro futuro, nelle loro menti, nel loro corpo.

 

Queste riflessioni dovrebbero spingere ognuno di noi a ragionare, a chiedere Verità guardando un po’ più lontano del nostro naso e pensando al futuro dei giovani e delle giovani.

Invece di appecoronarsi ai piedi del Dirigente di turno – che non decide nulla, non ha disponibilità finanziarie, non elargisce compensi mero esecutare. Ma ha come unico obiettivo la sua carriera sulle VOSTRE spalle!!!