LA FATTORIA DELLA MOBILITÀ
Al Comando di Roma la mobilità non è un diritto, ma una barzelletta.
Funziona così: come nella “Fattoria degli Animali” di Orwell, a parole “tutti uguali”, nei fatti qualcuno diventa “più uguale degli altri”.
Guarda caso, sono sempre gli stessi: gli amici degli amici.
Un amichettismo e una clientela che non viene per niente mascherata ma viene fatta alla luce del giorno!
Altro che trasparenza o ricognizioni: gli uffici si riempiono a colpi di pacche sulle spalle, di strizzate d’occhio e di tessere ben timbrate.
Nessun criterio, nessuna regola, nessuna vergogna.
SOLO UNA GRAN FACCIA COME IL CULO.
La cosa più grave è che in questi uffici si intrufolano anche alcuni rappresentanti sindacali che, da una parte fanno finta di tutelare i Lavoratori, dall’altra si sistemano comodi dentro e non ne escono più, blindando posizioni di privilegio.
SINDACALISTI CHE GRIDANO ALLO SCANDALO MA INVECE SI AGGIUSTANO SOLO I CAZZI LORO.
Intanto le squadre arrancano, il personale operativo manca (soprattutto autisti e Capo Squadra) ma i soliti noti continuano a garantirsi aria condizionata e scrivanie.
È il solito teatrino dei privilegi, che regna sovrano al Comando di Roma dove l’unico spettacolo è la presa in giro dei Lavoratori.
Come nella favola di Orwell, la maschera prima o poi cade: chi dice di difendere tutti, in realtà pensa solo a sé stesso!
UNA FARSA VERGOGNOSA CHE NON SI RIESCE IN ALCUN MODO AD ESTIRPARE COME UNA PIANTA INFESTANTE CHE CONTINUA A RIPRODURSI INDISTURBATA. UFFICI TRASFORMATI IN SALOTTI PRIVATI DOVE MANCANO SOLO TÈ E PASTICCINI.
il Coordinamento Provinciale di USB VV.F. di Roma