LA FABBRICA DEI PRECARI!

Padova -

Cari Colleghi,
il volontariato è bello quando è spontaneo, purtroppo nel Corpo Nazionale VV.F. non è cosi, riteniamo che sia solo uno specchietto per allodole. Vogliamo ricordare le parole dei precedenti capi Dipartimento consapevoli della trappola che si stava confezionando: “il serbatoio di volontariato, che stiamo creando con le aspettative di assunzioni o riserve di posti, ci permetterà di avere nel paese un numeroso gruppo di gente che ruota attorno al Corpo Nazionale”.

Non si può affermare il contrario per il Comando di Padova, trampolino di lancio per Dirigenti in attesa di promozione, infatti con un numero altissimo di precari nelle liste del Comando si è pensato bene di iniziare l’ennesimo corso volontari, sottraendo fra l’alto personale formatore professionale qualificato dalle squadre di soccorso in turno di servizio, perché il tutto deve essere  come tanto ama dire il nostro Capo del Corpo: “senza oneri per l’ Amministrazione

C’è chi vuole fare il Vigile del Fuoco volontario solo per i richiami in servizio così da diventare un vero e proprio secondo lavoro in regola, alla faccia di chi un lavoro non ce l’ha.

L’esempio viene da questo ultimo corso nel quale si è iscritto una persona nota in provincia: il sindaco di Abano Terme, famoso più che altro per il suo fare spregiudicato che per i risultati ottenuti a Montegrotto prima ed a Abano poi. Ricordiamo le scritte luminose “Cittadini emigrate” A questa prima incitazione ne seguono altre verso l’immigrazione clandestina che minaccerebbe seriamente il paese termale, verso «extracomunitari illegali che delinquono e mettono a rischio la sicurezza della collettività», oltre ad arrivare ad incitare i cittadini ed armarsi di bastoni contro eventuali delinquenti.

Durante l’ultimo incontro avuto con il Dirigente Reggente il Comando di Padova abbiamo fatto notare l’alto numero di volontari e l’inutilità di formare nuovi precari anche perchè non disponibili per l‘unico distaccamento volontario in provincia.

La strada da percorrere secondo la scrivente USB è quella di chiedere la modifica del Dpr 76 o togliere tra il raggiungimento degli obbiettivi dei dirigenti del Corpo la creazione di nuovi precari! Lo sappiamo che in un paese come l'Italia dove tutto è basato sulla flessibilità del lavoro è meritevole produrre altri, nuovi precari perché i volontari di oggi sono e rimangono solo quello.

Ricordiamo ai colleghi più distratti che USB ha inoltrato diverse comunicazioni sull’argomento volontari all’Amministrazione Centrale, in quanto appare evidente che nella corsa,  nel raggiungimento  degli obbiettivi e pertanto dell’apertura di queste sedi volontarie vi sia, oltre che alla svendita della nostra professionalità, quali operatori professionisti del soccorso tecnico urgente, anche la svendita della sicurezza di chi indossa gli abiti VVF e di chi riceve soccorso. Sinceramente noi dell'USB preferiremmo essere soccorsi da un professionista che di questa passione ne ha fatto un lavoro, che ha svolto un corso di formazione professionale anche della durata di mesi che da dei volontari frettolosamente formati in 120 ore

Anche questi sono i benefici della riforma e dell’equiparazione al comparto??

Mmeditate gente meditate.