La Direzione regionale Lazio prigioniera del vortice oscurantista.
Lavoratori,
sulla scia tracciata dall’ideologia dei sacrifici e del risparmio, il ministero ha previsto di far traslocare quelle Direzioni Regionali situate presso sedi non di proprietà pubblica.
Ad oggi l’unica ad aver ricevuto termini perentori per lo sgombero è la Direzione Lazio e l’amministrazione è impegnata nella sua guerra lampo, visto che designa la data del 30 giugno per la fine del progetto. Il personale riunito in assemblea ha rifiutato a larghissima maggioranza di essere trattato come un pacco postale e non come persone che abbiano individuato una sede, a volte raggiunta dopo anni, anche in base alle proprie esigenze, e conferito inoltre mandato a questa USB di consultare ogni lavoratore coinvolto. A breve il risultato della stessa.
L’intera operazione “Direzione Regionali” dovrebbe trattenere nelle casse la cifra, per lo Stato astronomica, di un milione di euro l’anno, ma il risparmio irrinunciabile è rappresentato dai110 mila euro della Direzione Lazio, in pratica un bruscolino per ogni cittadino.
“La crisi deve diventare un’occasione”, è stato detto da più parti, certamente ghiottissima per scaricare sui lavoratori i costi della finanza creativa e per convincerli a sacrificarsi per il nulla mascherato da problema di tutti.
Sede ipotizzata per il cambio “la pisana”, cattedrale nel deserto alla periferia di Roma, mal collegata e dai dubbi requisiti d’idoneità, che ben interpreta anche l’emarginazione politica riservata alla dirigenza generale dello Stato quando questa appartenga all’istituzione tecnica VV.F., ciò non ha impedito di affidarle l’incarico di informare di quanto stesse accadendo i rappresentanti dei lavoratori, che, totalmente disinteressati, hanno accolto con tiepido dispiacere (per non dire accettato incondizionatamente) la notizia, tranne USB naturalmente che ha invece chiesto soluzioni contrarie all’ineluttabilità e sopralluoghi. Azioni volte a combattere l’emarginazione in ogni senso, il disagio, e gli ulteriori costi economici che si dovrebbero sostenere.
I lavoratori tutti sono chiamati a fronteggiare compattamente l’oscurantismo indirizzato alle loro legittime rivendicazioni. Impegno e attenzione di questa USB non mancheranno. Elementi necessari alla difesa in questo epocale percorso.