La corsa a chi tranquillizza meglio la popolazione, ma .....
COMUNICATO STAMPA
La RdB Vigili del fuoco di Taranto insieme al Coordinamento Regionale ritiene necessario informare la pubblica opinione della reale situazione che è attualmente in essere al Comando Provinciale di Taranto, dopo l'intervista rilasciata dal Comandante Provinciale VVF Taranto al Corriere del Giorno in data 26\07\2007. Dopo i fatti di Peschici e del Gargano è cominciata la corsa a chi tranquillizza meglio la popolazione. La necessità di infondere tranquillità ai cittadini non deve però scontrarsi con la realtà che invece è decisamente più dura e spiacevole di quanto raffigurato dall' Ing. LUCIA.
In particolare, ai punti messi in evidenza si precisa che :
1) Sono anni che i Vigili del fuoco di Taranto operano in condizioni di emergenza continua, a causa della cronica carenza di personale che costringe a turni di lavoro pesantissimi il personale in servizio (si rammenta che un turno di lavoro è di 12 ore, salvo eventuale straordinario per soccorso che può variare nella durata), contribuendo all'aumento del fenomeno infortuni e malattie. Si parla di numero realmente abbisognevole alla copertura del territorio in relazione al numero di abitanti e non di quella teorica che trova sempre il conforto dei numeri. Inoltre è concausa la ridotta efficienza dei mezzi, riconducibile ai tagli operati in finanziaria che unitamente alla cronica emergenza idrica costringe gli uomini a lavorare per decine di ore a ridosso delle fiamme, abbigliato con Dispositivi di Protezione Individuale che possono produrre temperature interne anche superiori ai 40°C.
2) I “60 uomini che mediamente prestano servizio” sono pura utopia per i motivi di cui al punto uno. Infatti pur considerando il personale specializzato quali operatori portuali, aeroportuali e sommozzatori si arriva ad un totale di 40-45 uomini . In realtà le specializzazioni sopraccitate non possono essere impiegate per altri scopi diversi dalle stesse se non in casi di particolare emergenza , nei quali non figurano i periodi di intensa attività AIB ( Anti Incendi Boschivi ) per i quali sono impiegati solo cinque uomini in più rispetto ai normali periodi dell'anno. In questo quadro bisogna considerare che circa il 12% del personale è volontario discontinuo che , con tutta la buona volontà non può sostituire figure quali autisti mezzi pesanti od operatori di sala operativa ed altre....Viene da se che tali figure non hanno un ricambio sufficientemente adeguato con conseguente aggravio di stress psicofisico. Inoltre i volontari discontinui assicurano l'apertura dei distaccamenti che altrimenti, come in passato, si chiuderebbero a chiave quando la squadra è fuori, senza possibilità di ricevere ulteriori richieste di soccorso e lasciando la squadra montate fuori.
3) I tagli in finanziaria hanno ridotto le manutenzioni straordinarie ed annullato completamente quelle ordinarie, facendo aumentare i costi delle precedenti ed aumentando i rischi di guasti improvvisi che risultano maggiormente pericolosi per gli operatori. Il personale ha dato la propria disponibilità ad effettuare lavoro straordinario destinato alle manutenzioni ordinarie , ma mancano i fondi per il pagamento di tali ore oltre che per l'acquisto dei materiali di consumo .
4) Al momento della stesura di questo comunicato il “ numero di mezzi adeguato” riferito a quelli essenziali è il seguente: 1° autopompa serbatoio per uso generico per ogni sede (Taranto Centrale, Manduria, Martina Franca, Aeroporto-Grottaglie, Castellaneta, Porto) al fronte di n°5 fuori servizio di cui 4 prolungato. 1° automezzo boschivo pesante + due campagnole con motopompa 500lt per Tranto Centrale; 1° campagnola con motopompa 500lt rispettivamente a Martina Franca e Manduria. 1° autoscala per tutta la provincia al fronte di n°3 fuori servizio; ZERP autogrù.
Il totale del numero di mezzi fuori servizio è di 36 tra i quali molti sono di “primo approccio agli interventi”. Molti altri sarebbero da rottamare, ma risultando in dotazione non vengono sostituiti dal ministero. I mezzi in servizio inoltre non sono al massimo dell'efficienza e molti problemi vengono risolti “al volo “ grazie allo spirito d'iniziativa degli stessi operatori. E' evidente che in tali condizioni non si può certo parlare di ordinarietà o “mancanza di emergenza sotto il profilo canonico”. Purtroppo assistiamo una volta di più alla messa in scena dei carrarmati di Mussolini per cui apparire è meglio che essere (basti pensare che per manifestazioni ed esercitazioni di facciata non si esita a sottrarre personale dal soccorso ed impegnarlo a costo zero). In questo caso però è seriamente in gioco l'incolumità degli operatori del settore e la sicurezza dei cittadini che pretendono un servizio efficiente e puntuale al fronte di tasse sempre più dure.
La RdB VVF Taranto caldeggia un incontro con le istituzioni al fine di trovare misure atte all'alleggerimento della mole di lavoro che grava sui Vigili del fuoco di Taranto ai quali esprime vivo compiacimento e vera gratitudine per il modo in cui ancora una volta stanno dimostrando serietà, professionalità e vero spirito di sacrificio e senso del dovere.