ITALIA: IL PAESE DELLE CATASTROFI ANNUNCIATE
23 GENNAIO DIBATTITO PUBBLICO A GENOVA
ITALIA: IL PAESE DELLE CATASTROFI ANNUNCIATE
Vigili del Fuoco e Protezione Civile: una nuova struttura di previsione, prevenzione e soccorso
Genova, 23 gennaio - Circolo Ricreativo CAP, via Albertazzi 3R - ore 14.30
L’USB Liguria e l’USB Vigili del Fuoco Nazionale organizzano il dibattito pubblico “Italia, il paese delle catastrofi annunciate. Vigili del Fuoco e Protezione Civile: una nuova struttura di previsione, prevenzione e soccorso”, che si terrà il prossimo 23 gennaio a Genova, presso il Circolo Ricreativo CAP, in via Albertazzi 3R, dalle ore 14.30.
Introduce:
Paola Palmieri - Esecutivo Confederale USB
Interverranno:
Gianni Crivello - Assessore ai Lavori Pubblici Comune di Genova
Gian Vito Graziano - Presidente Consiglio Nazionale Geologi
Bernardo De Bernardinis - Il Presidente Ispra
Nicola Lugeri - USB Ricerca
Samuele Segoni – Commissione Ambiente e Lavori Pubblici Camera
Patrizia Terzoni - Commissione Ambiente e Lavori Pubblici Camera
Marco Vedelago - USB VVF Nazionale
Sono stati invitati:
Il Responsabile nazionale della Protezione Civile, Franco Gabrielli
Il Capo Dipartimento Vigili del Fuoco, Antonio Musolino
Il Responsabile Task force Italia Sicura, Erasmo D'Angelis
Il Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Gioacchino Giomi
La città di Genova rappresenta drammaticamente la devastazione del territorio subìta dal nostro Paese, con le sue drammatiche e gravissime conseguenze in termini di perdite di vite umane e di enormi risorse necessarie per fronteggiare i danni.
Il dibattito si pone l'obiettivo di affrontare le ragioni di questo “disastro idrogeologico”, ma vuole anche provare a dare risposte attraverso soluzioni che, secondo l' Unione Sindacale di Base, sono reali e praticabili.
Nel dibattito verranno illustrate le proposte dell’USB: la legge per il riordino della Protezione Civile, in cui viene restituita centralità e funzione ai Vigili del Fuoco, ai quali da anni vengono sottratte risorse, dove sono presenti oltre 50.000 precari e dove dal 2009 non viene rinnovato il Contratto; e la proposta di studio del territorio e realizzazione di interventi di messa in sicurezza, da realizzarsi attraverso l’utilizzo dei Fondi europei e l’avvio al lavoro di giovani qualificati, per intervenire in modo combinato su tre assi: Ambiente/ Occupazione/ Salute.