ITALIA: IL PAESE DALLE CATASTROFI ANNUNCIATE LA "PRIVATIZZAZIONE DELLE DISGRAZIE"

INTERROGAZIONE PARLAMENTARE

 

Nazionale -

POLIZZA DI ASSICURAZIONE PER I DANNI DA CALAMITA’ NATURALI

 

Lavoratori,

sono ormai decenni che USB, prima RDB, prima ancora RSB, in splendida solitudine, è in prima linea e si fa carico di migliorare il sistema di protezione civile in questo paese.

Evitando, soprattutto, che ad ogni emergenza ormai quotidiana, sia nuovamente la popolazione a pagare con balzelli e tasse.

Per questo esplicito motivo USB Vigili del Fuoco è totalmente contraria all’ultima trovata di questo governo, la privatizzazione delle disgrazie, ovvero all’introduzione di polizze assicurative per danni da calamità naturali nella riforma della Protezione Civile pubblicata in gazzetta ufficiale ma non ancora entrata in vigore, in quanto riteniamo che uno stato civile deve farsi carico della incolumità dei propri cittadini, oltre che del patrimonio artistico culturale, con progetti di previsione, prevenzione e monitoraggio del territorio oltre al soccorso tecnico urgente.

Per questi importanti aspetti è stata presentata dai senatori PEDICA (IDV) e BIONDELLI (PD) una interrogazione parlamentare alla presidenza del consiglio dei ministri, che prevede la collocazione dei vigili del fuoco in un nuovo e moderno sistema di protezione civile, che riconosca la struttura portante di un sistema di soccorso nel paese e non relegati a manovalanza, anche alla luce delle trasformazioni che questo governo intende mettere in atto in maniera spedita.

Nell’interrogazione si chiede che, nelle fasi emergenziali sia il corpo nazionale il fulcro delle attività di soccorso, terminata la fase emergenziale il sito venga consegnato dai VV.F ai ministeri competenti che si occupano delle attività di ricostruzione ed altro.

Non riteniamo pensabile e sensato che nelle attività ordinarie i VV.F siano a pieno titolo quell’ente che detta le norme sull’incolumità pubblica e sul soccorso tecnico urgente e poi, paradossalmente, nelle emergenze subentri un altro ente a coordinare e quindi a gestire il tutto.

La richiesta è la conseguente risultante dalle iniziative della USB in merito e si mobilita, in perfetta solitudine, opponendosi alle modifiche sulla protezione civile che vedrebbe il corpo nazionale VV.F. nuovamente escluso dal contesto.

Gli interroganti chiedono al governo l’opportunità di avviare un iter di riforma che, attraverso un adeguato disegno di legge, consenta al corpo nazionale dei vigili, nella fase emergenziale, di ricoprire un ruolo di fulcro per tutte le attività che richiedano l’utilizzo di precise competenze tecniche, tentando di giungere ad un ottimale livello di coordinamento tra tali attività e quelle maggiormente connesse alla Protezione civile.

Da parte della USB è in fase di predisposizione il disegno di legge per ridare dignità ad un corpo di tecnici quale sono i Vigili del fuoco, che in questo paese sembrano presi in considerazione solo durante le emergenze.

interrogazione Pedica-Biondelli