Lavoratori,

riteniamo che quando si vuol fare sindacato correttamente, se da un lato il fulcro dell’attività deve essere incentrata sulla base lavorativa, scevri da qualsivoglia preconcetto, bisogna anche riconoscere i meriti dell’amministrazione, quando essa opera a favore della professionalità del suo personale.

Certo, quando si ha un foglio bianco, alle volte non è importante da dove si parta a tracciare una linea ma è importante che quella linea la si tracci. In questo caso, la linea è rappresentata proprio da quel NUMERO.

Esso è il certificato col quale l’ENAC approva la neo istituita impresa di manutenzione aeronautica del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Tutto ciò è reso possibile grazie al personale aeronavigante proveniente dall’accoppato Corpo Forestale dello Stato, dotato di licenze civili rilasciate secondo norme EASA.

Quel numero rappresenta una svolta nel modo di ragionare e operare in termini aeronautici perché nel certificato sono scritte parole quali, “in conformità”, “certifica”, “autorizza” e “condizioni”.

PAROLE QUESTE SCONOSCIUTE FINO A QUALCHE TEMPO FA ALLA NOSTRA AMMINISTRAZIONE

Il fatto che tutto l’iter si sia perfezionato in meno di quattro mesi, dimostra l’impegno profuso da tutte le parti interessate, senza risparmio alcuno di energie. Quel numero è il segno tangibile che il Centro Operativo Aereo del Corpo Forestale dello Stato è esistito e ha ben operato nei 37 anni della sua esistenza e, da ex forestali (quali un po’ adesso lo siamo tutti… non per altro per spirito di corpo), non possiamo che essere grati al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco per aver riconosciuto concretamente tutto ciò e dimostrando ancora una volta la validità del pensiero che IL SOCCORSO NON HA COLORI.

Speriamo che questa nuova rotta sia accompagnata da traguardi positivi e costante crescita professionale tale da dar sempre più lustro al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e grazie a tutti coloro che hanno creduto in ciò… e come si dice in gergo aeronautico, buon vento!!??!!

DOPO TANTO RIORDINO ALMENO UN RICONOSCIMENTO ALLA PROFESSIONALITÀ