Istruttori Nautici è nato Topo Gigio
Cari colleghi,
nonostante ci sia stato ripetuto fino all’invero simile che questo è stato il primo corso di istruttori Nautici e quindi dovevamo comprendere i disagi, i disguidi e le variazioni improvvise di programma, ci è sembrato che la formazione avesse operato in modo superficiale ed approssimativo nell’organizzazione di tale corso!!!
Sotto riportiamo alcune considerazioni a tal proposito…
Manca, a nostro avviso, una figura di raccordo tra la formazione e il settore nautico, ovvio che la primogenitura di un corso spetti alla formazione, non crediamo però che dotarsi di funzionari specialisti stile CEPU possa servire a colmare le lacune culturali palesate sull’ambiente nautico, purtroppo la cultura del mare non consente scorciatoie, necessita di esperienza da farsi sul campo e non al caldo/fresco di un bell’ufficio condizionato!?!
Quattro settimane di corso strutturate in questo modo sono eccessive, anche se in realtà alcune sessioni di addestramento richiederebbero di maggiori approfondimenti, mentre altre risultano quasi superflue, sembrava quasi che prima si fosse deciso il tempo di durata del corso e poi si fossero adeguati i contenuti.
Taluni docenti, sia per quanto riguarda la parte teorica che quella pratica, non si sono dimostrati ben preparati ed alle volte sono sembrati addirittura inadeguati a tale ruolo.
E’ risultata evidente la mancanza di personale con esperienza in campo marittimo tra i redattori delle linee guida per lo sviluppo delle manovre navali, dove l’utilizzo di terminologia inadeguata o in disuso ha portato a lunghe quanto inutili discussioni.
Sotto riportiamo una disamina di alcune migliorie che sarebbe opportuno adottare nei corsi futuri:
Fase del fire fighting
Utile ma per insegnare come muoversi all’interno di un simulatore bisognerebbe passarci molto più tempo in modo da poterne assimilare tutte le sfumature, inoltre la gestione degli allievi non viene sufficientemente esplicitata, e sarà questo il lavoro che saremo chiamati a svolgere durante i primi corsi. Rimanendo il tutto così, sarebbe necessario essere affiancati da un istruttore… ma non siamo noi gli istruttori?!?
Manca uniformità sulle lezioni pratiche alcuni “istruttori” non utilizzano le POS redatte dalla commissione nazionale esperti nautici.
Fase di didattica
Buona, anche se andrebbe tarata su lezioni in ambiente anche perché la parte teorica spetta ad altri istruttori.
Fase di microprogettazione
Le varie manovre da sviluppare nella progettazione non sono sempre congrue e coerenti, la fase di stesura è troppo breve per riuscire a dare un risultato accurato tutte le manovre progettate sarebbero più precise se sviluppate in ambiente. La fase di revisione plenaria è inesistente e quindi non si riesce a produrre qualcosa di condiviso, alcune manovre non sono state considerate!!!
Fase di preparazione agli esami
In una settimana ci sono state solamente 4 ore di lezione, tra l’altro gestite in parte da docenti esterni, gli unici con profilo consono al ruolo, le altre ore o erano ripetitive di lezioni precedenti o inesistenti…
Questa O.S. intende sottolineare nuovamente la necessità che il settore nautico ha, di una mancata omogeneità organizzativa sia sul territorio nazionale sia sul progetto formazione. Abbiamo atteso 70anni per il corso Istruttori Nautici ed abbiamo partorito un topolino…