INVIO MODULO A.I.B. VENETO

Padova -

 

A:

Direzione Interregionale VV.F. Veneto e T.A.A.

Ing. Cristina D’ANGELO

 

 

OGGETTO: INVIO MODULO A.I.B.

 

 

Spett.le

 

In riferimento all’oggetto abbiamo notato molte difformità e mancanza di chiarezza rispetto la circolare EM1/2020 che, come sempre, non viene recepita e applicata correttamente dalla Direzione Interregionale Veneto e T.A.A.

Più precisamente chiediamo a quale assetto si configuri il modulo AIB inviato in quanto non corrispondente alla direttiva citata.

Se è stato valutato di inviare un modulo AIB “potenziato” o con configurazione diversa perché non è ponderato che l’invio di 5 automezzi comporti, considerata sia la distanza del Veneto alla città di destinazione (oltre 1000 km), la disponibilità di 10 autisti. Nell'ottica di minimizzare il rischio di incidente nei medi o lunghi tragitti è ormai assodato, in considerazione degli incidenti occorsi nei recenti anni, che è necessario promuovere almeno due unità per veicolo.

Per i conducenti dei mezzi di soccorso dei Vigili del Fuoco, non esiste una specifica normativa che definisce un limite di ore continuative di guida diverso da quello previsto per gli altri conducenti professionali, disciplinato dal Regolamento (CE) n. 561/2006 e dall'accordo AETR. Questo significa che si applicano le stesse regole sui tempi di guida e riposo valide per tutti i conducenti di veicoli adibiti al trasporto di persone o cose. Sebbene non ci siano deroghe specifiche per i Vigili del Fuoco, le loro operazioni di soccorso possono talvolta richiedere situazioni di emergenza che potrebbero comportare il superamento dei limiti di guida previsti. In questi casi, è fondamentale che le autorità competenti valutino attentamente la situazione, considerando la sicurezza del conducente e degli altri utenti della strada, e adottino le misure necessarie per garantire il rispetto delle normative e la sicurezza delle operazioni di soccorso.

Come sempre succede i colleghi saranno costretti a guidare andata e ritorno e occuparsi del soccorso pregiudicando pesantemente lo stato psicofisico.

Immaginiamo che l’emergenza sia di carattere nazionale vista la mobilitazione di un modulo dal Veneto ma probabilmente così non è in quanto non ci risulta il coinvolgimento di regioni vicine e il raddoppio del turni nella regione interessata all’evento.

Infine chiediamo perché sia stato previsto un reintegro al 70% del personale partito dai comandi della regione mentre il regolamento di servizio all’art.79 lettera C preveda il 100% tenuto conto della difficoltà dei Comandi interessati a comporre le squadre ordinarie o peggio a garantire il servizio nei distaccamenti.

Si attende un riscontro alla presente.

 

Per Il Coordinamento Regionale USB VVF Veneto

Enrico Marchetto