Invio in missione personale VVF a Lampedusa per lavori all'interno del C.P.S.A..

A Lampedusa la "livella" pende tutta da un lato.

Agrigento -

Al Ministro dell’Interno

Al Sottosegretario di Stato

Al Capo Dipartimento dei Vigili del fuoco

Al Capo del CNVVF

Al Direttore Centrale per le Risorse Umane

Al Direttore Centrale per l’Emergenza ed il Soccorso Tecnico

Al Dirigente Ufficio Ispettivo Italia Meridionale e Sicilia

Al Direttore Regionale VV.F Sicilia

Al Comandante Provinciale VV.F Agrigento

All’Ufficio Relazioni Sindacali

Alla Segreteria Nazionale USB VV.F

A Tutto il Personale VV.F Sicilia


OGGETTO: invio in missione personale a Lampedusa per lavori all’interno del C.P.S.A..

 

Illustrissimi,

abbiamo appreso da fonti esterne, che il Capo del Corpo ha disposto l’invio in missione a Lampedusa, di numerose unità permanenti e volontari, provenienti dall’area romana, per occuparsi della ristrutturazione del C.P.S.A.

teniamo a sottolineare come detto provvedimento, secondo la USB VV.F. Sicilia, mortifica il personale Vigilfuoco in servizio in tutta la Regione Sicilia, ma anche delle altre Regioni, per il metodo applicato nella selezione particolarmente mirata del personale inviato in missione.

Non si comprende la decisione del Capo del Corpo nel compiere dette azioni che tra l’altro ci risultano anche fuori dalla portata dei Compiti Istituzionali cui i vigili del fuoco sono preposti dal proprio Ordinamento.

E comunque qualora i predetti interventi rientrassero tra i Compiti Istituzionali del Corpo, non si condivide la metodologia con cui gli operatori vengono selezionati, distanti migliaia di Kilometri rispetto alla corrispondente Sede di Servizio; probabilmente il Capo del Corpo ritiene fondata tale scelta pensando che la Regione Sicilia è sprovvista di Professionalità inquadrata nelle diverse Qualifiche Funzionali, in grado di affrontare tali eventi; comunque sia ne contestiamo l’applicazione.

Altra condizione da rivalutare è l’impiego del personale volontario non appartenente ai quadri siciliani, come se il Comando di Agrigento o i restanti Comandi dell’isola non avessero nei propri quadri, volontari discontinui in grado di svolgere le opere richieste.

Tra l’altro ci risulta che la struttura su cui operare è di proprietà del Dipartimento per l’Immigrazione; se tale informazione è fondata ci chiediamo da chi sono garantiti in termini di copertura assicurativa gli operatori impiegati; con quale copertura finanziaria e a quale scopo farli lavorare fuori dal normale orario di Lavoro e, sostanzialmente fuori dal rispettivo territorio di pertinenza.

Altresì abbiamo appreso che per il vitto e l’alloggio si va in deroga alla circolare sulla razionalizzazione della spesa, dovuta sostanzialmente al fatto che gli stessi operatori ogni fine settimana sono stati autorizzati all’uso del mezzo aereo VV.F. e per quelli che rimangono in loco viene accreditato un trattamento di tutto rispetto autorizzando l’uso di strutture di alloggio e vitto esterne all’Amministrazione; cosa ben diversa di quanto attuato in tempi precedenti, cioè nei periodi di sovraffollamento dei centri di accoglienza in cui il personale di supporto veniva ospitato obbligatoriamente presso il distaccamento VV.F. di Lampedusa al fine di razionalizzare la spesa.

In conclusione, per quanto esposto nella presente, chiediamo l’urgente rimodulazione del provvedimento, facendo rientrare nella propria sede il personale operativo e contestualmente chiediamo di affidare l’incarico a chi presiede l’intera Regione nel delicato quanto inderogabile incarico di Direttore Regionale Vigili del Fuoco della Sicilia.

In caso di mancato riscontro alla presente, la USB VV.F. Sicilia preannuncia l’attivazione di iniziative volte a garantire la difesa dei diritti di coloro i quali sul territorio rientrano tra gli aventi credito.

Rimanendo in attesa, cordialmente si saluta.