Indennità porto
Al Ministro dell’Interno
On. Roberto MARONI
ROMA
(tramite comando)
Al Sottosegretario Ministero dell’Interno
On. Nitto Francesco PALMA
ROMA
(tramite comando)
Al Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco
del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Prefetto Paolo Francesco TRONCA
ROMA
(tramite comando)
Al Capo del Corpo Nazionale dei vigili del fuoco
Dott. Ing. Antonio GAMBARDELLA
ROMA
(tramite comando)
Al Direttore interregionale VV.F. Veneto e Trentino A.A.
Dott. Ing. Alfio PINI
PADOVA
(tramite comando)
Al Comandante Provinciale VV.F.Venezia
Dott. Ing. Fabio DATTILO
Venezia
Alle Segreteria e Coordinamenti Nazionale VV.F. CGIL CISL UIL RdB\CUB-ROMA
Premesso che, il personale vigili del fuoco del Comando provinciale di Venezia, in servizio presso la sede Centrale, compie instancabilmente interventi all'interno ed all'esterno delle acque lagunari con imbarcazioni di soccorso. Questa sede è stata ed è presenza attiva per l'effettuazione della maggioranza degli interventi tecnici e di soccorso sia nella città che nella gronda lagunare ed in mare. Storicamente, il personale della sede centrale lagunare è intervenuto su tutti gli eventi succeduti a bordo delle navi, sia nella zona portuale industriale, sia nella zona portuale adibita a «passeggeri».
Per questo motivo si determina l’obbligo che il suddetto personale di Venezia deve avere particolari conoscenze per recepire le norme del codice della navigazione, dalla capitaneria di porto e dal magistrato alle acque per l'attraversamento delle acque promiscue. Non ultima l’obbligo di conoscenza della navigazione strumentale mediante l’uso del radar, obbligatorio sia a termine di legge sia a carattere professionale visto che navigare di notte con nebbia fitta è prassi a Venezia in certi periodi dell’anno.
Ribadendo con forza che il personale deve quotidianamente e obbligatoriamente attraversare tratti acquei promiscui. Tali acque della laguna impegnano le squadre sia in interventi con mezzi nautici in tratti di mare dove transitano mercantili e navi passeggeri sia nello svolgimento giornaliero dei vari servizi di trasporto personale per il mantenimento del servizio istituzionale del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco, in stretta collaborazione con il personale e mezzi portuali.
Per questa opera instancabile ed impagabile svolta con professionalità e spirito di Corpo che queste Organizzazioni Sindacali ritingono di dover a gran voce chiedere l’inserimento di diritto nella qualifica di specialisti che in riferimento al fatto che al personale in servizio nel distaccamento lagunare di Venezia. Basti ricordare che al personale della sede lagunare è già riconosciuto dell'abbuono di un anno su tre per un massimo di cinque anni nell’intera carriera come personale imbarcato alla stregua di tutto il personale vigili del fuoco in servizio nei distaccamenti portuali. Ed in riferimento alla legge finanziaria 2003, e più precisamente all'articolo 33, dove il Governo, allora in carica, ha istituito una indennità accessoria per il personale vigili del fuoco in servizio nei distaccamenti portuali. Inserita poi nella stipula del contratto collettivo di lavoro 2002-2005, con decorrenza dal 1o gennaio 2003, non ultima la convenzione tra il Comando Vigili del Fuoco di Venezia e la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera relativa ai rapporti di collaborazione funzionale e di reciproco supporto stipulata in data 18 luglio 2007.
Vista l’inconfutabile unicità sia della città di Venezia sia delle problematiche che essa stessa riesce a creare.
Sicuri che il S.M. intenda adottare iniziative normative volte ad estendere l'indennità prevista dalla legge finanziaria 2003, anche al personale della sede Centrale del Comando Provinciale di Venezia, che da anni attende riconosciute le proprie peculiarità che la distinguono.
Porgiamo distinti saluti
CGIL CISL UIL RdB/CUB
Andrea Chiariotti Fabio Cabianca Paolo Candurro Claudio Berton