Incremento dotazione organica: oltre il danno la beffa

Dopo le tante belle parole di plauso nei confronti della categoria ecco il regalo del governo che oltre ad aumentare l’orario di lavoro, l’innalza

Roma -

Lavoratori,

la manovra finanziaria 2003 del Governo ha previsto un aumento delle dotazioni organiche del Corpo nazionale di 230 unità. Nel testo viene evidenziato che tali incrementi si effettuano attraverso l'assunzione per il 75% dal concorso idonei 184 e per il 25% dal concorso discontinui 173 posti.

L'Amministrazione, non considerando le reali necessità del Corpo nazionale, ha deciso di ripartire la nuova dotazione aumentando ulteriormente il numero dei dirigenti dell'area operativa tecnica; infatti, ai comandi di Roma, Milano, Napoli e Palermo viene assegnato un dirigente con funzioni di supporto.

Sui criteri utilizzati per la ripartizione della dotazione organica si rileva una riduzione ulteriore dei profili che invece andrebbero incrementati in modo considerevole, come per esempio i vigili permanenti, i capi squadra, gli operatori amministrativi. Con quest'ultimo atto l'Amministrazione dimostra, al di là dei facili proclami di confronto e dialogo, come concepisce i rapporti sindacali, avvalendosi anche di coloro che vorrebbero resuscitare una concertazione ormai morta.

E' proprio sul metodo attraverso cui il "Dipartimento della difesa civile" ha scelto di ridefinire le dotazioni organiche, va fatta una riflessione: si informa le OO.SS. di un decreto deciso e approvato, in cui si ripartisce profili che vanno a costituire la nuova dotazione organica.

Si prefigura così il nuovo sistema di contrattazione che rende di fatto l'organizzazione sindacale un organismo di ratifica senza diritto di replica, riducendo così ad un simulacro di democrazia i rapporti sindacali stessi.

Ci chiediamo, cos'altro ancora dovrà succedere per far desistere i sostenitori di parte sindacale di tali metodi? E soprattutto come possono pensare di tutelare gli interessi dei lavoratori se tali pratiche diverranno consuetudine?

In allegato l’informativa sul decreto interministeriale