INCONTRO TAVOLO TECNICO FORMAZIONE
TAS: chiediamo la nascita del WEB TAS
In videoconferenza si è tenuta, il giorno 6 di questo mese la riunione del tavolo tecnico sulla formazione, all’ordine del giorno il settore TAS.
In premessa come USB abbiamo da subito denunciato l’urgenza di procedere a concludere la bozza per poter finalmente promuovere una ricognizione fra il personale e pianificare corsi per formatore TAS, sono 7 anni che aspettiamo di veder arrivare sui territori nuovi formatori, attualmente il numero è insufficiente e la formazione nel settore TAS sta subendo battute di arresto, sicuramente complice anche la pandemia, ma non è l’unica causa. Entrando nel merito della bozza abbiamo evidenziato una criticità a livello nazionale che tocca i TAS2 nei comandi, ovvero la gestione del geoportale e la gestione di database, come nel caso attuale dell’aggiornamento dell’asset COVID19. Abbiamo chiesto di togliere dalla bozza che il TAS2 ha tra le sue competenze “la realizzazione di DATAbase per impiego TAS” perché questo si presta ad un vasto campo di applicazione fino ad arrivare in alcuni comandi a chiedere al TAS2 la gestione di migliaia di record da “risistemare”, una professionalità da data entry, non da vigile del fuoco, tenuto poi in considerazione che non si richiede all’ingresso dei corsi TAS la conoscenza di excel, anche se non sarebbe male richiederne la conoscenza a livello base all’atto della selezione per i TAS2.
Riteniamo fondamentale e non abbiamo mancato di ribadirlo anche in altre sedi, come presso gli uffici dell’emergenza, la necessità di promuovere corsi di formazione mirati alla creazione e gestione degli asset nel geoportale, individuando figure distinte tra i TAS2 all’interno delle varie direzioni e/o comandi, creando una figura ad hoc, quella del WEB TAS. La maggior parte dei TAS attuali non ha ricevuto la formazione adeguata, ne ha le competenze necessarie per poter elaborare ASSET nel geoportale, per questo sarà necessario pensare a figure precise, con competenze e formazione mirata in possesso delle capacità per svolgere questa funzione, importantissima nella pianificazione di future micro e macro emergenze.
Chiedere di togliere la realizzazione di database tra le competenze ordinarie del TAS2 è dunque necessario, il Direttore della DCF è favorevole a questa visione, ha compreso l’esigenza di meglio definire il ruolo del TAS2, che non ha competenze a tutto campo, in un settore dove l’evoluzione tecnologica è costante e richiede una confidenza con le nuove tecnologie per nulla scontata. L’aspetto anagrafico e gli strumenti tecnici/culturali sono determinanti per poter stare al passo con l’evoluzione tecnica in questo settore.
Non potevamo quindi esimerci come USB dalla richiesta di eliminare il passaggio della bozza dove si scrive: “L’operatore TAS2 dovrà anche garantire la proficua partecipazione, nelle forme e nei modi che verranno di volta in volta stabiliti dalla DCF su indicazione della DCESTAB, agli aggiornamenti tecnici e didattici necessari in funzione dell’evoluzione del progetto TAS” in quanto non è possibile richiedere al personale un assiduo adeguamento in un settore dove la conoscenze sia tecniche che informatiche sono sempre più sofisticate, soprattutto con il termine “dovrà” si introduce un obbligo che non è accettabile. Non mancheremo ancora una volta di ricordare che questi progetti, come prima il SAF, il TPSS, ecc., nascono e si sviluppano dal basso grazie alla volontà dei singoli, che negli anni hanno dato e stanno dando molto di più di quanto ricevono, quindi non accetteremo mai imposizioni, a chi dice hai voluto la bicicletta allora pedala, noi rispondiamo che quella bicicletta ha tirato il carrozzone di tutti, anche dei tanti che i corsi non li fanno perché sono responsabilità in più. A quei colleghi disattenti vogliamo ricordare che la formazione ha elevato tutti, rendendo il nostro soccorso più efficace, efficiente e soprattutto più sicuro per noi tutti.
Il Direttore della DCF ci ha confermato che era già deciso di stralciare questo passaggio.
Aprire il campo a nuove figure come quella del WEB TAS è necessario, meglio se individuate tra il personale anagraficamente più giovane, non per discriminare i più anziani ma per oggettive attitudini tecnologiche dei nativi digitali. Chiedere che venga almeno nominata nel documento finale la figura del WEBTAS è un passaggio fondamentale anche se oggi non esiste ancora un pacchetto didattico per crearla, una visione che definisce meglio l’ambito d’azione degli attuali TAS e di quelli futuri onde evitare il malcontento di molti che oggi si trovano a coprire funzioni non adeguate al ruolo che svolgono nel comando, al contrario questa futura nuova figura avrà l’occasione di valorizzare chi invece ha le capacità e la volontà di crescere e dare il suo contributo attivo ad un settore così strategico. Come già scritto, all’Emergenza si sono accorti delle esigenze sopra esposte, l’esigenza di figure più tecniche è una necessità impellente, conseguenziale la richiesta di cassare il punto della bozza nel quale si indica tra i compiti dell’Emergenza di “progettare, sperimentare ed aggiornare le linee guida per la stesura delle procedure operative, le metodiche operative e le istruzioni operative, anche in relazione all'evoluzione tecnologica delle attrezzature …” questo per evitare che l’emergenza chieda quello che il personale non è in grado di dare, il Direttore della DCF ha confermato che quel punto aveva già deciso di toglierlo.
Sulla questione della selezione dei formatori esperti abbiamo innanzitutto chiesto un numero congruo che sia almeno uno per regione, che la loro selezione avvenga con un riconoscimento dei titoli in senso lato, ovvero non vincolandosi solo a determinati settori, avere un titolo di istruzione superiore, diploma o laurea è comunque un valore aggiunto quando si tratta di elaborare concetti teorici più complessi e quando si tratta di trasmetterli, certo che a seconda del titolo si avranno punteggi diversi. Il direttore della DCF ci ha detto che comunicherà al gruppo di lavoro di stendere una lista di titoli con attinenza al settore TAS, sempre per la selezione formatori esperti abbiamo chiesto che si tenga conto dell’attività di formatori svolta almeno negli ultimi 4 anni, invece che negli ultimi due. In ultimo abbiamo chiesto di far impartire il pacchetto funzionari TAS non a livello centrale, ma periferico, di farlo fare non ad formatori esperti, ma ai formatori dei comandi che posseggono le capacità per farlo.
Il Direttore della DCF prima di salutarci ci ha chiesto di dare l’approvazione alla bozza conclusiva dell’ADR, quindi quest’ultima dovrebbe andare in firma a breve. Per quella TAS dovremmo attendere l’inserimento delle ultime modifiche proposte dal tavolo tecnico. Vi terremo aggiornati come sempre sugli sviluppi.
USBVVF