INCONTRO SUI DOS: TAVOLO TECNICO DELLA FORMAZIONE

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Il giorno 11 alla DCF si è tenuto un incontro con il direttore Occhiuzzi per esaminare il pacchetto formativo DOS, come USB abbiamo contribuito con varie osservazioni, sia sul piano prettamente formativo che inerente l’organizzazione futura del servizio, quindi toccando aspetti più inerenti l’emergenza. Riassumiamo per punti le nostre osservazioni sulla bozza che mettiamo in allegato al comunicato:

 

  • La parola “albo”, in vece di lista è impropria e non ha corrispondenza con la realtà.

  • Il TAS 1 è fondamentale e propedeutico alla formazione del DOS.

  • Il rapporto istruttore/discente 1/12 è alto, sarebbe opportuno ridurlo, come fondamentale prevedere sempre, al di là dei numeri minimi, la presenza di almeno due istruttori per garantire maggiore qualità alla formazione impartita.

  • Per la stesura della graduatoria di accesso al corso istruttori DOS, sarebbe opportuno tenere in considerazione anche titoli esterni preferenziali in ambito aeronautico, topografico e linguistico (inglese).

  • I funzionari che impartiranno i moduli didattici teorici, devono fare metodologia didattica.

  • La didattica generale deve migliorare dal punto di vista della topografia e della gestione del linguaggio aeronautico.

Ci sono poi aspetti più di carattere operativo attinente l’emergenza che di seguito riportiamo:

  • Bisogna prevedere nei futuri corsi da CS moduli inerenti la formazione AIB, perché di fatto negli interventi di interfaccia ci si trova a gestire anche l’incendio di bosco.

  • Si deve prevedere un congruo numero di DOS da attribuire ai territori particolarmente esposti al rischio di incendi boschivi. Ad oggi l’attribuzione avviene su una classificazione delle Regioni a tre fasce di rischio (A,B e C). Ciò non consente una proporzionale distribuzione della figura DOS nei diversi Comandi di una stessa regione, che potrebbero essere soggette a rischi diversi, inoltre al fine di garantire un’adeguata presenza del DOS durante il servizio ordinario, va implementato il numero di operatori previsti.

  • Occorre prevedere un’organizzazione del servizio antincendio boschivo che sia in grado di reggere le nuove attribuzioni conferite. Fornire alle strutture centrali e territoriali linee guida sulla distinzione delle priorità operative nella gestione delle squadre di soccorso, in presenza o no di convenzioni regionali per le campagne AIB. Armonizzare, all’organizzazione del servizio antincendio boschivo, il personale confluito nei nuclei AIB al CNVVF, affinché questa fase delicata non sia lasciata a figure ex Corpo Forestale che poco conoscono la realtà organizzativa ed operativa del CNVVF . Utile attivare all’interno della Conferenza Stato Regioni, procedure per la stipulazione di Convenzioni regionali per l’impiego del CNVVF nelle campagne AIB.

  • Le postazioni al COR e SOUP non devono essere occupate da personale formato DOS, la figura del DOS è prettamente operativa e deve essere schierata nello scenario dell’incendio boschivo, questo è stato ribadito con forza dal Direttore alla formazione.

Abbiamo inoltre posto l’attenzione sulle decine di DOS formati in tutta fretta per dare una prima risposta alla legge 177, purtroppo però, ci viene riferito, che la formazione è impartita senza un preciso piano didattico e senza fornire adeguato materiale di studio. Ci chiediamo se poi si faranno, su quest’ultimi, dei periodi di aggiornamento dopo che sarà definito il pacchetto formativo DOS? Abbiamo delle perplessità anche per quanto riguarda i seminari AIB da impartire a tutto il personale operativo, oggi si svolgono in via sperimentale su due giornate, per quanto sia apprezzabile il lavoro dei colleghi della ex forestale, che si sono prodigati nella preparazione di un pacchetto didattico base, riteniamo che questo vada rivisto in buona parte, allo stato attuale risulta interessante, ma poco utile ai fini pratici.